Milano, 24 ott. (askanews) – “Credo che sia importante investire in due campo: il primo sono gli operatori sanitari, che durante il Covid hanno dimostrato grande dedizione al loro, e bisogna fare sì che entrino nel SSN devono e si sentano gratificati. essere valorizzati e remunerati meglio. L’altro punto importante va nella direzione dei cittadini: noi dobbiamo rimettere i cittadini al centro del progetto della sanità pubblica”. Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervistato a Unomattina su Rai1, e per realizzare questo secondo obiettivo il primo punto è combattere le lunghe liste d’attesa, che il ministro definisce “un problema inaccettabile”.
“Abbiamo stanziato 520 milioni per ridurre le liste di attesa – ha aggiunto Schillaci -; oggi bisogna fare sì che gi operatori sanitari si dedichino soprattutto a questo. Per ridurle servono più medici, più assunzioni, migliori retribuzioni per i medico del Servizio Sanitario nazionale. E poi ci sono troppi esami che vengono prescritti, che non sono essenziali”.
Schillaci ha parlato anche del numero dei medici: “Questa carenza oggi è il risultato di una errata programmazione negli anni passati, oggi abbiamo aumentato il numero dei posti in università. Ma noi vogliamo anche che i medici che hanno lasciato il SSN possano tornare, perché vogliamo rilanciare il servizio pubblico. In manovra c’è un forte impegno per il rinnovo dei contratti di tutte le professioni sanitarie”.
Schillaci ha infine ribadito l’importanza di potenziare la medicina territoriale, anche nell’ottica di decongestionare i pronto soccorso.