Gaza, venerdì a piazza Garibaldi a Napoli manifestazione pro Palestina – askanews.it

Gaza, venerdì a piazza Garibaldi a Napoli manifestazione pro Palestina

“No a massacri e pulizia etnica, anche nostro governo complice Israele per vendita armi”
Ott 18, 2023

Napoli, 18 ott. (askanews) – A Napoli movimenti, comunità, realtà sociali e studentesche, sindacati di base e forze politiche tornano a manifestare in piazza venerdì 20 alle 16 da piazza Garibaldi “per dire No al massacro e alla pulizia etnica che Israele sta mettendo in atto nella Striscia di Gaza”. A comunicarlo una nota di Napoli solidale con il popolo palestinese ricordando che nella giornata di oggi ci sarà una veglia “per ricordare le centinaia di vittime delle bombe lanciate ieri sera sull’ospedale di Gaza City” e domani un’assemblea pubblica all’università.

“La propaganda mainstream che decontestualizza gli avvenimenti, anche quelli più tragici, ne rimuove le radici e quindi anche le soluzioni. Serve a dimenticare che Israele viola da oltre mezzo secolo più risoluzioni dell’Onu, che le colonie illegali di fanatici armati sostenuti dall’esercito israeliano sono più che quadruplicate negli ultimi vent’anni nei territori palestinesi della Cisgiordania, che la Striscia di Gaza, la striscia di terra con la più alta densità abitativa del mondo, per quasi il 50% minorenni, è assediata e – si legge ancora nella nota – sottoposta a un embargo totale per mare, per terra e per cielo da 17 anni, lasciando agli abitanti, in gran parte già profughi cacciati da altre parti della Palestina, il 5% appena di acqua potabile”. E ora Gaza è sottoposta a una “punizione di massa e a un bombardamento senza precedenti: in una settimana sganciate la stessa quantità di esplosivo di un anno di guerra in Afghanistan”. “Un gravissimo crimine di Stato di cui, però, anche il nostro governo si rende complice con la vendita di armi e sostegno politico al governo di Israele”, hanno aggiunto i manifestanti che, dopo le mobilitazioni della scorsa settimana, saranno di nuovo in piazza “a gridare che il primo giorno di pace sarà un giorno senza occupazione”.