Milano, 11 ott. (askanews) – Rinegoziare con l’Europa anche le tempistiche del Pnrr per l’attuazione di alcuni grandi progetti infrastrutturali, per consentirne il finanziamento con i fondi del Piano anche se non finiti entro il 2026. È la richiesta del presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, in collegamento con l’assemblea nazionale delle Province italiane.
“Penso che il Pnrr abbia avuto un vulnus alla nascita: molto centralizzato, senza un politica sussidiaria, che sta portando come avevamo ipotizzato due governi fa, a una mancata regia piramidale nell’attuazione del Piano. Avrebbe dovuto avere dei piani regionali, validati dallo Stato, ma che avrebbero permesso la collaborazione fondamentale per raggiungere gli obiettivi. Invece i ministeri hanno bypassato le Regioni. Oggi sicuramente sono state fatte alcune correzioni. Penso sia da fare una grande battaglie per le infrastrutture strategiche del Paese come il collegamento su ferro Trieste-Venezia che fa parte del Corridoio 5 tra Lisbona e Kiev, che non può essere finanziato perchè tecnicamente non sarà finita entro il 2026. Su alcuni grandi progetti si può negoziare con l’Europa sulle tempistiche? Perchè questi creano sviluppo e i fondi del Pnrr o creano sviluppo e rischiano di darci solo debito. Mi auguro che su questo la Commissione Europea sia ricettiva”.