Roma, 11 ott. (askanews) – Scambio acceso tra M5S e Pd capitolini sull’emendamento approvato dal Parlamento che consente il salvataggio della partecipata capitolina Roma Metropolitane attraverso la fusione con Roma Servizi per la Mobilità. “Con l’ammissione dei meriti del governo Meloni sulla questione Roma Metropolitane, Gualtieri ammette di fatto il proprio fallimento nel ruolo di sindaco e come ex ministro dell’Economia e delle Finanze – è l’attacco dei gruppi consiliari capitolini M5S e Lista Civica Raggi -. Dichiarando che il governo di centro-destra sia stato determinante per risollevare le sorti della partecipata, l’attuale Sindaco ha implicitamente evidenziato il suo totale disinteresse alle vicende di Roma Metropolitane all’epoca in cui era titolare di via Venti Settembre”.
“La verità è una – secondo M5S e Lista Raggi -: sulla vicenda Gualtieri ha fallito prima da Ministro e ora da Sindaco della Capitale. Sarebbe ora che la smettesse di commentare da spettatore passivo le problematiche di questa città e che iniziasse a fare qualcosa di concreto per Roma e i romani. Finora, in due anni di governo alla guida del Campidoglio, è stato assente ingiustificato su tutti i fronti”.
La replica del Pd capitolino non si è fatta attendere “L’ok di Palazzo Chigi all’emendamento richiesto da Roma Capitale e le prospettive di progettazione e di rilancio dei servizi presentati ieri in Aula Giulio Cesare dal sindaco Roberto Gualtieri sono un’ottima notizia per le romane, i romani e i turisti che nei prossimi anni verranno a Roma per tutti gli eventi in programma e in cantiere. Una notizia accolta positivamente anche dalle opposizioni, mentre sono al limite del ridicolo le prese di posizione del M5S che voleva liquidare la società e mandare a casa i lavoratori dell’azienda”, hanno controbattuto la capogruppo del Pd capitolino Valeria Baglio e la presidente della commissione capitolina Bilancio Giulia Tempesta.
“Roma Metropolitane avrà tutte le risorse per operare senza l’incombenza di dover pagare con spesa corrente per garantire la sua funzione di stazione appaltante – spiegano le consigliere di Maggioranza -. Potrà occuparsi della Metro C e di tutte le opere su ferro, della nuova programmazione della metro D, del prolungamento della linea B e si chiuderanno tutti i contenziosi. Il Sindaco ha anche annunciato che abbiamo tutte le condizioni per la futura fusione tra Roma Metropolitane e Roma Servizi per la Mobilità”. Tutto ciò, continuano dal Pd “accadrà grazie alla sua capacità di negoziazione con il governo, alla responsabilità del PD e all’approvazione della norma dell’art. 17 del dl 104 durante la conversione in legge. La norma consente di remunerare Roma Metropolitane sul quadro economico dell’opera fino al 9% del valore del quadro economico stesso”. Nel 2019, ricordano dal Pd “Roma Metropolitane era data per spacciata, l’amministrazione Raggi voleva liquidarla e noi occupammo l’aula in segno di protesta nei confronti di una decisione irrazionale e fin troppo semplice. Più facile scaricare i problemi piuttosto che occuparsene” proseguono Baglio e Tempesta.
“Insomma, oggi i servizi per i cittadini e i lavoratori hanno un futuro mentre potremmo fare l’elenco dei temi su cui oggi pontifica chi ci ha preceduti lasciandoci una città in rovina. È finita l’era della propaganda, la realtà da raccontare è chiara: l’ex sindaca Raggi voleva chiudere la società, noi l’abbiamo salvata, lavoratori compresi. Abbiano l’onestà intellettuale di dire queste cose in faccia ai lavoratori, oppure tacciano che forse è la cosa migliore!” concludono le consigliere del Pd capitolino.