Roma, 9 ott. (askanews) – “A fronte di 93 femminicidi in meno di un anno, episodi di violenza contro le donne a nord e a sud del paese, tante parole spese dalle diverse istituzioni per fermare una odiosa mattanza, la Regione Lazio pensa di cancellare con una delibera di giunta un’esperienza come quella di Lucha y Siesta. Così si legge in un articolo di Repubblica questa mattina ed è un fatto gravissimo, perché parliamo di una realtà che da più di 10 anni rappresenta un punto di riferimento e una casa per centinaia di donne e minori impegnati in percorsi di fuoriuscita dalla violenza. Lo denuncia la senatrice Cecilia D’Elia, vicepresidente della commissione bicamerale d’inchiesta contro i femminicidi e portavoce nazionale delle donne del Pd.
“Sull’immobile e su quel prezioso lavoro – sottolinea- è stato detto e fatto molto: è stato riconosciuto il valore sociale e il percorso partecipativo che l’ha fortemente radicato nel territorio. Il presidente Rocca e la giunta si fermino e convochino chi ogni giorno è in campo contro la violenza di genere, per conoscere più da vicino realtà come Lucha y Siesta. La vita e i diritti delle donne non possono essere messe a bando e tanto meno essere oggetto di contesa politica”.