Roma, 5 ott. (askanews) – “Fino a qualche mese non c’era un’emergenza taxi, ma c’è stata una strutturale crescita del turismo a Roma per le nostre politiche e un cambio strutturale. Per questo ci sono ore e luoghi in cui anche i taxi hanno attese. Quando la metro riaprirà dopo le 21, la situazione migliorerà, a abbiamo uno squilibrio tra domanda e offerta di taxi e subito dopo Pasqua ci siamo messi a lavorare”. Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri intervenendo al Festival delle Città 2023 promosso da Ali – Autonomie Locali Italiane, in corso a Roma.
“Siamo arrivati a 103 seconde guide – ha aggiunto Gualtieri – se arriveremo a 7-800 avremo aumentato del 10%, ma ci siamo fermati quando il Governo ha dichiarato di volerci aiutare. Il decreto è arrivato e ha due problemi”. Il primo, ha spiegato Gualtieri, riguarda le licenze stagionali: “Già si possono fare, ma adesso il decreto ci dice che dobbiamo darle tutte ai tassisti che già lavorano. Ma noi avevamo proposto che potesse essere data senza scadenza temporale, quindi permanente ma attivabile per periodi limitati, è stato respinto”. Il problema vero, ha spiegato Gualtieri, riguarda i bandi per le nuove licenze: “Oggi ci va un bando, loro dicono che si può attivare in 15 giorni, e non è così, richiede alcuni mesi. Ma il vero problema è che oggi, quando i tassisti pagano la licenza ottenuta col bando, quei soldi per l’80% vanno ai tassisti che così compensano il valore perso con le nuove licenze, e il 20% va ai Comuni per controlli e servizi. Il Governo, invece, ha creato una procedura accelerata, ma ha destinato il 100% delle risorse ai tassisti. Risorse scippate, è impossibile. A una città come Roma si toglierebbero svariati milioni, una novità assoluta. Così non la posso usare”.