Milano, 29 set. (askanews) – Si chiama Napoleone e non è un nome d’arte ma il cognome di Davide, giovane autore, cantautore e produttore campano, che con ironia si racconta così.
“Nel mondo della musica il cognome funziona, mi accorgo che il nome si ricorda facilmente e questo aiuta abbastanza”.
“Romantico Noir” è il suo il nuovo singolo un canto di delusione, un funk blues nato dalla più banale delle sofferenze d’amore molto legato alla world music e rigorosamente cantato in dialetto.
“Credo che il dialetto dia una internazionalità alla forma canzone, poi vado a pescare come mondo sonoro tutto quello che deriva dalla musica napoletana e dal folklore delle mie zone perchè io arrivo dalla costiera cilentana”.
In Romantico noir si assiste al capovolgimento della prospettiva dell’amante respinto, mettendone in risalto in modo ironico la ridicola follia, fino ad arrivare alla spettacolarizzazione del dolore.
“Ho tentato di mettere in risalto l’aspetto ridicolo di questo dolore, mi piace smontare la rabbia per una delusione d’amore far risaltare l’aspetto ridicolo della spettacolarizzazione del dolore e infatti cito “Pensavo fosse amore e invece era un calesse” di Troisi che parla di questa tematica.
Il videoclip girato tra San Gregorio Magno e Campagna è dunque un tributo dichiarato a Troisi e al celebre dialogo con la fattucchiera. Il singolo apre un nuovo anno all’insegna delle collaborazioni suggellate con l’uscita di “Capa Tosta”, featuring contenuto nell’album di Guè “Madreperla”.