Milano, 28 set. (askanews) – Chiusura positiva per Piazza Affari, con il Ftse Mib che, al termine di una seduta volatile, guadagna lo 0,54% a 28.163,03 punti, in scia ai guadagni di Wall Street. In rialzo anche le altre principali Borse europee – Francoforte +0,69%, Parigi +0,63% – nel giorno del dato sull’inflazione tedesca, scesa a settembre al +4,5% annuo, ai minimi da inizio guerra.
All’indomani del via libera del Cdm alla Nadef, occhi puntati sui Btp: lo spread con gli omologhi tedeschi ha chiuso stabile a 194 punti, dopo essere arrivato però a toccare la soglia psicologica dei 200 punti, con il rendimento che è salito al 4,91%, in aumento di 20 punti base rispetto a ieri, dopo aver toccato il 4,95%, massimi dal 2013. Oggi in asta il Tesoro ha collocato Btp a 5 e 10 anni toccando livelli che non si vedevano dal 2012. Ma sono in tensione tutti i titoli di Stato governativi con la corsa del prezzo del petrolio, ormai prossimo ai 100 dollari al barile – seppur in ritracciamento oggi in chiusura -, che alimenta ulteriormente le preoccupazioni per il persistere di tassi d’interesse globali elevati. Il rendimento del Bund è balzato al 2,97%, così come oltreoceano i Treasury decennali hanno superato il 4,6% per la prima volta dal 2007.
Tornando a Piazza Affari, tra i titoli principali, in luce Bper (+3,15%). Il gruppo Unipol (+0,35%), che detiene il 19,9% dell’istituto di Modena, è salito al 19,7% del capitale della Popolare di Sondrio (+1,151%) dopo aver completato l’acquisto del 10,2% attraverso una procedura di reverse accelerated bookbuilding. L’operazione allontana sempre più Bper da un eventuale coinvolgimento nel riassetto futuro di Mps (+0,71%). Giù Tim (-2,52%).