Roma, 28 set. (askanews) – SOS Mediterranee ha ricevuto il premio Right Livelihood per le sue operazioni di soccorso e salvataggio dei migranti in mare. È stato annunciato a Stoccolma, dove la Fondazione omonima ha premiato anche l’organizzazione giovanile per i diritti ambientali Mother Nature Cambodia, l’attivista ambientale keniota Phyllis Omido e il medico ghanese Eunice Brookman-Amissah per il suo lavoro nel promuovere l’accesso ad aborti sicuri in Africa.
“Con un lavoro concreto e coraggioso, i vincitori si battono per il diritto alla salute delle persone, il diritto alla sicurezza, a un ambiente pulito e alla democrazia – ha detto Jens Ole von Uexkull, direttore esecutivo della Fondazione – in questo modo dimostrano a tutti noi cosa si può e cosa si deve fare per costruire un mondo basato sulla giustizia, sulla pace e sulla sostenibilità”.
Il premio annuale anticipa i Nobel e vuole essere un riconoscimento agli sforzi di gruppi o persone per una società migliore e un’economia più giusta.
SOS Mediterranee è stata fondata da alcuni attivisti nel 2015 a fronte del gran numero di migranti che perdono la vita in mare nel tentativo di raggiungere l’Europa. L’organizzazione umanitaria, che ha uffici in Francia, Italia, Germania e Svizzera, dall’inizio delle operazioni nel 2016 ha soccorso più di 37.000 persone, prima con la nave Aquarius, poi da luglio 2019, con la Ocean Viking.