Roma, 27 set. (askanews) – Promuovere la sostenibilità ambientale, sociale ed economica delle attività di pesca italiane. È l’obiettivo della collaborazione tra Federpesca, Federazione Nazionale delle Imprese di Pesca, e MSC Marine Stewardship Council, organizzazione non profit che promuove la pesca sostenibile, presentata oggi.
In un Mediterraneo dove risulta sfruttato oltre il limite massimo biologico il 71% delle popolazioni ittiche per le quali sono disponibili dati scientifici, questa collaborazione – si legge in una nota – vuole coinvolgere il maggior numero di attività di pesca per avvicinarle al livello di migliori pratiche richieste dallo Standard MSC per la pesca sostenibile, lo Standard internazionale scientifico più rigoroso a livello mondiale per la pesca sostenibile. Le attività previste dalla collaborazione saranno finanziate da Federpesca e MSC attraverso l’Ocean Stewardship Fund, il fondo creato da MSC per supportare la sostenibilità delle attività di pesca a livello globale.
La collaborazione prende a modello il progetto BluFish, portato avanti da MSC dal 2018 per accompagnare le attività di pesca italiane lungo un percorso di sostenibilità strutturato in quattro tappe fondamentali: una mappatura delle attività di pesca, una pre-valutazione di attività selezionate per valutarne aree di forza e di debolezza, lo sviluppo e l’implementazione di un piano d’azione. Caso esemplare di questo approccio è il lavoro svolto con la pesca al gambero bianco di Molfetta in Puglia (GSA 18) che, grazie al coordinamento del GAL Ponte Lama e la partecipazione dell’istituto di ricerca Coispa e di Federpesca, ha avviato l’implementazione di miglioramenti concreti che li aiuterà a migliorare alcuni aspetti di pesca, spianando la strada verso la sostenibilità e potenzialmente avvicinandoli al raggiungimento della certificazione di pesca sostenibile secondo lo Standard MSC per la pesca sostenibile. Questi miglioramenti includono un’importante pietra miliare: la creazione di spazi di discussione internazionale con la Commissione Generale della Pesca nel Mediterraneo (CGPM) e gli altri Paesi (Albania, Croazia e Montenegro) coinvolti nella pesca di questa risorsa condivisa.
Nella prima fase del progetto, le prime specie ittiche oggetto di pre-valutazione saranno il tonno alalunga in Sicilia (GSA 19) e i piccoli pelagici (sardine e acciughe) in Adriatico (GSA 17 e 18). Verrà inoltre condotto l’aggiornamento della pre-valutazione della pesca al gambero bianco in Puglia, realizzata nel 2020, per aggiornarla agli ultimi requisiti della versione 3 dello Standard MSC pubblicata nel 2022. Sulla base dei risultati delle pre-valutazioni, verranno sviluppati e implementati i piani d’azione che, attraverso miglioramenti concreti, rafforzeranno la sostenibilità di queste attività. In una seconda fase si prevede il coinvolgimento di altre specie ittiche e marinerie.
Francesca Oppia, Direttrice del Programma MSC in Italia sottolinea l’importanza di questa collaborazione “che vede le due organizzazioni che lavorare insieme condividendo conoscenze, competenze e risorse finanziarie per un obiettivo comune: la promozione di un cambiamento che parte dagli operatori della pesca, e che si basa su un approccio scientifico per definire le migliori pratiche per una pesca sostenibile”.
“Da anni – aggiunge Francesca Biondo, Direttrice Generale Federpesca – le imprese di pesca sono impegnate in un processo di sostenibilità della propria attività che merita il giusto riconoscimento a livello sociale. La collaborazione con MSC vuole essere una sfida per il nostro settore nel reciproco riconoscimento per valorizzare i nostri prodotti e sostenere così il valore sociale ed economico del nostro settore”.