Roma, 26 set. (askanews) – “Il decreto Caivano non può essere finanziato con i soldi stanziati per le scuole danneggiate dall’alluvione in Emilia Romagna. Presenteremo un emendamento abrogativo perché non si fa cassa su territori che sono stati martoriati dal maltempo”. Lo annunciano in una nota i parlamentari del Pd dell’Emilia Romagna Ilenia Malavasi, Andrea Gnassi, Andrea Rossi, Andrea De Maria, Paola De Micheli, Virginio Merola, Stefano Vaccari, Ouidad Bakkali, Daniele Manca, Graziano Delrio, Pierferdinando Casini, Vincenza Rando, Sandra Zampa.
“Il governo – proseguono i parlamentari del Pd – non solo non sta facendo arrivare le risorse a imprese e famiglie, ma taglia anche di dieci milioni il Fondo straordinario istituito a maggio che viene così dimezzato. Si tratta di risorse di spesa corrente, destinate direttamente alle scuole, per acquisto attrezzature, arredi, piccole manutenzioni, locazioni, trasporti temporanei, noleggi, pulizie, la cui economie denotano una scarsa conoscenza dei bisogni del territorio, con destinazioni stringenti non utili per rispondere ai bisogni veri delle zone alluvionate. Al tempo stesso anziché lasciare le risorse stanziate per la Romagna sul territorio, cambiando destinazione, anche rispettando il vincolo della spesa corrente, vengono sposate per finanziare l’ennesimo decreto propaganda di questo governo. Ancora una volta, gli enti locali, che avevano dato parere contrario al decreto, ben conoscendo le vere esigenze del territorio, avevano ragione. Risorse frammentate in modo rigido, gestite dal governo centrale, che non servono a rispondere ai bisogni veri dei cittadini, che da maggio sono stati abbandonati da questo governo. Le giustificazioni del Ministero sono irricevibili: quei soldi servono ai territori alluvionati e neppure sono sufficienti”.
“Nei giorni scorsi – continuano gli esponenti del Pd – il ministro dell’Istruzione ha partecipato a Forlì insieme al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’inaugurazione dell’anno scolastico per portare solidarietà alle scuole danneggiate da fango e acqua lo scorso maggio. Una passerella vergognosa visto che nelle stesse ore l’esecutivo sottraeva risorse agli istituti romagnoli per la copertura finanziaria necessaria a potenziare docenti e personale Ata al Sud. Una indegna operazione contabile fatta sulle spalle di comunità ferite: le scuole romagnole, gli studenti e le loro famiglie contavano su quei fondi per il 2023. Il governo dovrebbe facilitare la spesa delle risorse invece di ostacolarla con zelo burocratico. All’istruzione servono risorse. Alla Romagna servono risorse: il governo la smetta con il gioco delle tre carte, finanziando operazioni propagandistiche con risorse già stanziate. Il governo Meloni non ha alcun rispetto e attenzione per i territori alluvionati e sta cercando in ogni modo di ostacolare la ricostruzione e il sostegno alle comunità colpite”, così concludono i parlamentari emiliano romagnoli del Partito democratico.