Roma, 26 set. (askanews) – “Accogliamo con grande soddisfazione il recentissimo parere dall’Antitrust che ha rilevato l’erroneità e l’anti-concorrenzialità delle procedure messe in atto dal Consiglio di Bacino Venezia Ambiente e dalla società in house Veritas nell’erogazione del servizio di gestione dei rifiuti urbani per utenze non domestiche”. Lo scrive Unirima in una nota.
Il parere dell’Agcm, arrivato a seguito di una segnalazione promossa da alcune associate venete unitamente ad Unirima, ha riconosciuto la validità di quanto abbiamo sempre sostenuto: le amministrazioni locali non possono conferire indebiti vantaggi al gestore del servizio pubblico in relazione alla gestione dei rifiuti urbani ma devono promuovere e incentivare adeguati meccanismi volti a garantire mercato e concorrenza tra operatori.
In particolare, l’Antitrust, nell’invitare il legislatore ad intervenire sulla materia per dirimere il conflitto interpretativo, ha ritenuto illegittime le procedure poste in essere dal Consiglio di Bacino Venezia Ambiente (e quindi da Veritas) che, in sostanza, hanno impedito alle utenze non domestiche di poter conferire i propri rifiuti urbani al di fuori del canale del servizio pubblico, violando la concorrenza nel settore a discapito degli operatori privati ed impedendo agli utenti la possibilità di ridurre la quota variabile della Tari come previsto dalla legge. Le utenze non domestiche, infatti, non possono e non devono trovarsi costrette a effettuare il conferimento dei rifiuti presso il servizio pubblico, in presenza di un mercato e operatori privati potenzialmente più efficienti per il trattamento. L’economia circolare deve essere alimentata da una maggiore spinta verso un sempre più ampia concorrenza.
“Ci rivolgiamo quindi all’Anci, anch’essa destinataria del parere – conclude -, affinché vigili sulla corretta interpretazione delle norme alla luce dei principi tracciati dall’Antitrust e che anche gli altri enti pubblici che gestiscono il servizio rifiuti si adeguino di conseguenza”.