Erevan, 22 set. (askanews) – Il primo ministro dell’Armenia Nikol Pashinyan ha avvertito che la situazione in Nagorno-Karabakh continua ad essere “estremamente tesa”. Intanto dimostranti anti-governativi sono scesi in piazza nella capitale Yerevan per il terzo giorno consecutivo per protestare contro la gestione della crisi nel territorio di confine conteso con l’Azerbaigian.
“La situazione in Nagorno-Karabakh continua a essere estremamente tesa. La crisi umanitaria continua”, ha spiegato in conferenza stampa.
“È una posizione condivisa dai nostri partner in Nagorno-Karabakh, che il nostro piano ‘A’ non è l’evacuazione degli armeni dal Nagorno-Karabakh”.
“Le nostre azioni devono fare il possibile per garantire che i nostri connazionali vivano nelle loro case senza paura e con dignità”, ha aggiunto.
“Non c’è una minaccia diretta alle vite della popolazione civile al momento, ma va fatto notare che la situazione è dinamica e può cambiare in ogni momento”. “La situazione sta cambiando, non vorrei dire è stabile, ma ciò non significa che in alcune località, in alcuni casi lì non possano esserci degli incidenti”.