Roma, 15 set. (askanews) – Le persone non possono esser lasciate sole di fronte alle questioni sanitarie. E’ questo il messaggio che arriva dall’incontro che la Confimi ha tenuto a Roma, in un incontro nel quale si è parlato di telemedicina come grande opportunità per il futuro della sanità.
“Confimi industria – ha detto il presidente di Confimi Sanità Massimo Pulin – rappresenta più di 1.200 imprese dell’ambito sanitario che operano su tutto il territorio nazionale. Vogliamo determinare una serie di proposte per migliorare l’offerta sanitaria del futuro, a cominciare dalla telemedicina. Perché con la mancanza di medici, professionisti, operatori, avremo bisogno
di tecnologia, che permetta di curare le persone direttamente a casa”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il Centro nazionale Telemedicine. “Dietro a queste innovazioni ci sono delle industrie, molte italiane e molto buone, che hanno delle potenzialità enormi e bisogna trovare il modo di far collaborare gli enti pubblici della sanità con le imprese private, in modo virtuoso, trasparente, e soprattutto tempestivo rispetto alla velocità di aggiornamento delle tecnologie”.
Se la sfida, insomma, è “stare tutti al passo”, Confimi è chiamata a riassumere le esigenze e i progetti. “Le imprese – ha detto ancora Pulin – sono al fianco delle istituzioni, sono al fianco dell’università e di tutti quei soggetti come gli stakeholder, portatori di interessi che vogliono far sì che il Paese possa evolvere in tempi rapidi”.
“Bisogna cambiare il modo di gestire i dati sanitari – ha concluso Gabbrielli – perché non sono più quelli vecchi della cartella clinica scritta a mano, ma sono derivati da dispositivi digitali che possono stare anche a casa del paziente, non solo in ospedale o nelle strutture sanitarie. Dobbiamo imparare a gestire questi nuovi dati, che ci danno una grande opportunità di avere
un monitoraggio, un controllo del corpo della persona, della patologia, quasi momento per momento”.