Roma, 20 set. (askanews) – In Italia ogni anno circa 55.000 donne scoprono di avere un tumore al seno. Oggi, grazie ai progressi della medicina, il tasso di sopravvivenza a 5 anni in caso di diagnosi precoce è del 96%, percentuale che scende al 38% nei casi di diagnosi tardiva. Anche nel caso di questa patologia, dunque, la prevenzione può fare la differenza. Sull’importanza di una diagnosi precoce si è focalizzato l’evento “Tumore al seno: una maggiore prevenzione per una migliore salute delle donne” organizzato a Roma da Hologic e a cui hanno partecipato rappresentanti di istituzioni, società scientifiche e associazioni di pazienti.
“L’evento che organizziamo oggi è particolarmente importante – ha detto ad askanews Giacomo Pardini, Country Manager Italia Hologic – perché il tumore al seno rappresenta una sfida per il sistema sanitario. Ancora oggi sono più di 55.000 i casi l’anno e, soprattutto, c’è poca consapevolezza in merito ai vantaggi della prevenzione da parte di una donna su tre. Ritengo che un’azienda come Hologic che ha un focus forte sulla salute della donna debba dare il suo contributo al sistema sanitario e organizzare questo tipo di confronto e dibattito”.
In Italia alle donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni è dedicato un programma di screening gratuito che offre un controllo mammografico ogni due anni e in alcune regioni si sta testando un ampliamento della fascia d’età comprendendo le donne tra i 45 e i 74 anni. Gli ultimi dati dell’Istituto Superiore di Sanità attestano però che una donna su dieci non ha mai fatto uno screening preventivo. Occorre dunque sensibilizzare le donne sull’importanza di aderire ai programmi di screening che oggi possono contare su dispositivi innovativi come la mammografia 3D che, è stato ricordato, consente di individuare in pochi secondi lesioni di dimensioni minime e quindi di formulare diagnosi più accurate.
“Hologic lavora per la prevenzione della salute della donna con la tecnologia più avanzata, in particolare per rilevare il cancro al seno – ha dichiarato Jose Yebra, General Manager Sud Europa Hologic – e lavoriamo anche per essere sicuri che le donne abbiano accesso a questa tecnologia. Questo vuol dire che dobbiamo fare in modo che la donna sia consapevole che c’è bisogno di sottoporsi allo screening e, allo stesso tempo, che i diversi stakeholders capiscano che investire nella prevenzione della salute della donna ha un beneficio sociale e familiare incalcolabile”.