Roma, 19 set. (askanews) – Nell’80esimo anniversario del rastrellamento degli ebrei da Roma del 16 ottobre 1943, il Campidoglio insieme alla Città Metropolitana di Roma Capitale e in collaborazione con la Fondazione Museo della Shoah e la Comunità Ebraica di Roma, organizza il Viaggio della Memoria nei campi di concentramento e sterminio di Auschwitz-Birkenau, con più di 200 ragazzi e ragazze delle classi quarta e quinta delle scuole superiori. L’iniziativa si svolgerà nei giorni 22-24 ottobre.
“Dopo gli anni della Pandemia, che hanno segnato una battuta d’arresto ai viaggi dedicati alle scuole, finalmente possiamo tornare nei luoghi fisici della Memoria. Lo facciamo con un grande senso di responsabilità istituzionale e umana. È importante che i giovani studenti vedano con i propri occhi cosa successe in quegli anni bui, quando la barbarie nazista mieteva le sue vittime nei campi di concentramento e sterminio. Sentire dalla viva voce dei testimoni cosa accadeva e vedere coi propri occhi i luoghi dove avvenivano quelle enormi atrocità, serve a tenere vivo il ricordo delle tragedie che hanno segnato il secolo scorso a partire dalla Shoah, il più grande crimine dell’umanità”, ha commentato il sindaco di Roma e della Città Metropolitana di Roma Capitale, Roberto Gualtieri.
“È iniziata l’organizzazione del viaggio della memoria che attraverserà Cracovia, Auschwitz-Birkenau – hanno dichiarato l’assessora alla Scuola, Formazione, Lavoro di Roma Capitale, Claudia Pratelli, e il consigliere di Città Metropolitana Delegato ad Edilizia Scolastica, Impianti Sportivi e Politiche della Formazione, Daniele Parrucci, che hanno aggiunto – La nostra collaborazione consentirà ad 8 scuole, più di 200 studentesse e studenti, di tornare, dopo l’interruzione dovuta al Covid, nei luoghi simbolo della Shoah e con le testimonianze dei sopravvissuti ai campi di sterminio”.
Ai ragazzi e alle ragazze delle nostre scuole “vogliamo dare la possibilità di vivere un’esperienza profondissima, che serve a conoscere, ma soprattutto a diffondere cultura, capacità critica e consapevolezza di quanto accaduto. A questo scopo non c’è alleato migliore della scuola, che siamo convinti essere il luogo per eccellenza che si incarica di trasmettere e coltivare memoria viva – aggiungono-. Abbiamo un grande obiettivo: quello di ricordare per formare una nuova generazione di testimoni, capace di guardare al futuro forte dei valori della democrazia, libertà e uguaglianza. Costruire una società più giusta e solidale passa anche da qui”, concludono.