Venezia, 9 set. (askanews) – Il cinema come veicolo e la Mostra di Venezia come palcoscenico per parlare anche di lavoro, ambiente e diritti. La Fai-Cisl ha presentato al Lido il premio “Persona Lavoro Ambiente”, dedicato ai cineasti che hanno affrontato questi temi e il vincitore è risultato il film “Il male non esiste” del giapponese Ryusuke Hamaguchi, che affronta i nodi della conciliazione tra sviluppo e tutela ambientale.
“Abbiamo voluto rappresentare, anche attraverso la cinematografia, il lavoro – ha spiegato ad askanews il segretario generale della Fai-Cisl, Onofrio Rota – per riuscire a divulgarlo in modo più efficace, non solo nei luoghi del lavoro. Quindi abbiamo questo premio che parla del significato e del valore del lavoro in questo momento delicato per il Paese”.
Menzioni speciali sono andate anche al film francese “Making of” diretto da Cédric Kahn, al nepalese “The red suitcase” di Fidel Devkota e a “Housekeeping for beginners”, del regista macedone-australiano Goran Stolevski. La cerimonia di premiazione all’Hotel Excelsior al Lido, è stata poi anche l’occasione per presentare al pubblico della Mostra il docufilm “Scusa Italia” di Giovanni Panozzo.
“Oggi siamo qui per parlare di legalità – ha aggiunto il segretario Rota – abbiamo voluto raccogliere una piccola margotta dall’albero di Paolo Borsellino e abbiamo fatto un percorso straordinario seguendo questa margotta e da lì abbiamo pensato a un percorso di riscatto che attraverso il lavoro e le difficoltà della vita possono aiutare le persone, attraverso il lavoro e l’attenzione all’ambiente, a ritrovare un posto dignitoso in questa società”.
Prodotto da Fai-Cisl, Agrilavoro e Fondazione Fai-Cisl Studi e Ricerche, il film racconta con diversi episodi storie di lavoro come riscatto sociale, recupero ambientale e affermazione della legalità.