Acqua, Acea: serve una rete nazionale di trasporto integrata – askanews.it

Acqua, Acea: serve una rete nazionale di trasporto integrata

Gli impegni dei ministri Salvini e Pichetto
Set 8, 2023
Roma, 8 set. (askanews) – Gli investimenti per modernizzare le reti idriche, le risorse dedicate al comparto dal Pnrr, le regole per la gestione dell’acqua nei diversi settori economici e le prospettive industriali: sono stati questi i temi discussi nel corso di un’iniziativa promossa da Acea e dal quotidiano Il Tempo, che ha visto, tra gli altri, la partecipazione dei ministri delle Infrastrutture, Matteo Salvini, e dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, e dell’amministratore delegato di Acea, Fabrizio Palermo.

Quest’ultimo ha sottolineato l’importanza dell’acqua come elemento fondamentale dello sviluppo del Paese e avanzato la proposta di una rete nazionale di trasporto integrata.

“Buona parte dell’industria dipende dai cicli idrici e avere una adeguata fornitura di acqua è fondamentale non solo per il tema umano, ma anche per tutto quello che riguarda l’agricoltura. Investire su un ampliamento delle infrastrutture è fondamentale. Noi oggi abbiamo delle reti nazionali sul gas, sull’elettricità, ma non ce l’abbiamo sulle reti idriche. Il che significa che abbiamo disponibilità di acqua in alcune zone e allo stesso tempo non ne abbiamo in altre. Avere una rete di trasporto integrata diventa a questo punto fondamentale. Oggi l’Italia sfrutta solo il 4% in termini di riuso, si potrebbe tranquillamente arrivare al 20% e questo cambierebbe la bilancia idrica nazionale”.

Il sistema idrico nazionale conta circa 2.400 gestori. L’obiettivo del governo è arrivare ad averne un centinaio.

“Questo significa creare dei gestori con la robustezza per fare gli investimenti e non avere acquedotti colabrodo con una perdita del 40% – ha affermato – l’Italia è il Paese in cui dell’acqua che piove dal cielo raccogliamo l’11%. Abbiamo 9 miliardi di metri cubi di acque reflue e ne trattiamo pochissime e, quindi, ne riutilizziamo pochissime”.

Salvini è comunque sicuro che l’Italia riuscirà a spendere per il settore idrico tutte le risorse assegnate dal piano nazionale di ripresa e, forse, anche qualcosa in più.

“Sul tema idrico – ha dichiarato Salvini – su 146 progetti solo una decina hanno una criticità, per lo più formale. Il tema dell’acqua è così importante per il governo che non solo spenderemo tutte le risorse assegnate entro giugno 2026, ma se ne avanzano da altre voci di spesa potremo spendere un miliardo in più”.