Roma, 7 set. (askanews) – La regione Lazio ha partecipato alla fiaccolata per onorare la memoria di Rossella Nappini, l’infermiera vittima di femminicidio, con una delegazione composta dal presidente Francesco Rocca, dalla vicepresidente Roberta Angelilli, dagli assessori regionali alla sicurezza urbana, Luisa Regimenti, e alle pari opportunità, Simona Baldassarre, insieme con il presidente del consiglio regionale del Lazio, Antonello Aurigemma. La fiaccolata commemorativa, promossa dalla Asl Roma 1, si è svolta presso l’ospedale “San Filippo Neri” di Roma, dove Rossella Nappini ha dedicato gran parte della sua vita al servizio degli altri. “È con profonda tristezza e rabbia che commemoriamo Rossella Nappini: una donna che ha perso la vita in circostanze orribili, diventando così la 78esima vittima di femminicidio in Italia dall’inizio dell’anno. Numero che oggi sale a 79, con la morte di Marisa Leo nel trapanese. Ormai sembra di assistere a un bollettino di guerra. Noi uomini dobbiamo essere i primi a metterci la faccia e fare di più per proteggere le donne dalla violenza, garantendo che ogni forma di abuso e sopraffazione venga condannata senza esitazione. Questo richiede una cooperazione tra le istituzioni, le forze dell’ordine, il sistema giudiziario e la società civile. Dobbiamo fornire alle donne, ancor di più di quanto stato fatto finora, gli strumenti necessari per allontanarsi da situazioni di pericolo. Ma, soprattutto, dobbiamo educare le nuove generazioni a rispettare e valorizzare tutte le persone, indipendentemente dal loro genere. Spero con tutto il cuore che la morte di Rossella Nappini non sia vana e sono certo sarà ricordata come un faro di speranza e di impegno per la sua comunità”, ha detto Francesco Rocca.
“È doveroso esserci e stringersi tutti insieme per dare un segnale tangibile di partecipazione e di impegno istituzionale perché questi terribili eventi non si verifichino più. Dobbiamo lavorare per proteggere le donne dalla violenza. Intanto, proprio oggi, l’aula della Camera ha approvato in via definitiva – con 200 voti favorevoli, 61 astenuti e nessun contrario – la proposta di legge C. 1135, già approvata dal Senato, per la prevenzione della violenza di genere. Si tratta di un provvedimento in materia di poteri del Procuratore della Repubblica nei casi di violazione dell’articolo 362, comma 1-ter, del Codice di procedura penale e in materia di assunzione di informazioni dalle vittime di violenza domestica e di genere”, ha concluso Roberta Angelilli.