Milano, 6 set. (askanews) – Il Comune di Milano “vorrebbe fare una scelta che, se non è come quella di New York, va in quella direzione. Noi l’abbiamo proposto, bisogna lavorare sul numero di giornate, e poi bisogna lavorare sul numero degli appartamenti”. Lo ha detto il sindaco del capoluogo lombardo, Giuseppe Sala, ribadendo la sua richiesta al governo di un provvedimento per poter limitare gli affitti brevi nelle città turistiche, come fatto di recente a New York.
“Io non ce l’ho con il mio concittadino che ha un appartamento in più e lo affitta in questo modo, ce l’ho con chi in questi anni ha fatto razzia di appartamenti per poi metterli sul mercato tutti per affitti brevi. Questo è successo, ci sono intere palazzine a Milano che hanno avuto questa destinazione, io ho lavorato nel mercato e nella concorrenza per tanti anni, però non è che è un liberismo eccessivo sia la soluzione e che la situazione sia adeguata. Bisogna dire che così non va bene” ha aggiunto Sala a margine della presentazione del progetto Musa.
“Prendendo atto del fatto che la ministra Santanchè si è dimostrata all’inizio disponibile, di fatto non è successo niente, dobbiamo dire la verità. Adesso c’è il caso, anche un po’ eclatante, di New York che però è un riferimento. Tra il bianco e il nero bisogna trovare il grigio giusto, così non va bene, non si possono avere più di 20.000 appartamenti dedicati agli affitti brevi. La preoccupazione della ministra Santanchè che così si limiti il turismo, va bene, ma come vedete il turismo a Milano sta crescendo tantissimo con luglio 2023 + 30% rispetto a luglio 2019. Quello che importa a noi è la gestione dell’offerta degli appartamenti” ha osservato il primo cittadino.