Villamanta (Spagna), 5 set. (askanews) – Le piogge torrenziali che hanno colpito la Spagna hanno provocato ingenti danni. Almeno tre persone sono morte e altre tre sono disperse, moltissime case si sono allagate, l’acqua e il fango che si sono riversati sulle strade hanno danneggiato le infrastrutture e le automobili.
La violenza delle precipitazioni dopo mesi di siccità e caldo ha provocato una situazione esplosiva. Ovunque si corre ai ripari per cercare di ripulire le strade e mettere in sicurezza le case. I danni maggiori nella zona di Valencia e in quella di Madrid, dove fra domenica e lunedì ci sono state più di 1.200 chiamate di emergenza.
Gli abitanti di Villamanta, un paese vicino a Madrid ancora senza acqua ed elettricità, sono costretti a rifornirsi da un’autocisterna.
“Ho 74 anni e non ho mai visto danni così grandi qui come quest’anno, bisogna avere pazienza e darsi da fare”, dice Miguel Àngel Nunez, residente nella zona.
Gli ambientalisti puntano il dito contro i cambiamenti climatici e la cattiva manutenzione del territorio, ma anche la popolazione di fronte alla violenza di questi fenomeni si unisce al grido di allarme.
“Sì, perché il cambiamento climatico sta stravolgendo tutto. I letti dei fiumi non vengono puliti, ad esempio questo fiume è stato molto trascurato. Poi si piange, ma il lavoro deve essere fatto giorno per giorno, non nel momento in cui accade il disastro”, dice l’infermiera Pilar Celaya.