Milano, 4 set. (askanews) – Sì all’adozione da parte del papà “non biologico” di un bambino di 3 anni mezzo nato grazie alla gestazione per altri. Lo ha deciso il Tribunale dei Minori di Trento accogliendo il ricorso presentato da una coppia di omosessuali per scongiurare il rischio che il piccolo resti orfano. A darne notizia è il quotidiano “il T” precisando che la sentenza risale al 21 luglio scorso e che tra poche settimane “passerà in giudicato” e “diventerà quindi definitiva”.
I due papà del bambino sono stati entrambi riconosciuti come genitori del figlio nato grazie alla gestazione per altri in Canada, ma non in Italia, dove la loro battaglia legale per far registrare l’atto di nascita con la doppia paternità non ha finora portato a nessun risultato. Quando, però, il papà legale, ossia quello biologico, ha iniziato ad avere gravi problemi di salute, l’altro genitore ha deciso di rivolgersi in Tribunale per di chiedere l’adottabilità del bambino. La richiesta avanzata dall’avvocato bolognese Michele Giarratano è stata accolta nel giro di 4 mesi dal tribunale per i minorenni di Trento, presieduto da Giuseppe Spadaro, che ha detto sì all’adozione da parte del genitore sociale.
Secondo la testata trentina, si tratta di “uno dei primi casi, se non il primo in Italia, in cui si è posto il problema del rischio morte del genitore biologico”. Per l’avvocato Giarratano “il tribunale di Trento dà atto del ‘vulnus giuridico’, del fatto che c’è un vuoto di tutela che in Italia riguarda i bambini figli di coppie omogenitoriali. Il collegio guidato dal presidente Spadaro, che già aveva fatto diverse pronunce innovative al tribunale per i minorenni di Bologna – continua – ha garantito in tempi brevi tutela al minore, nel suo preminente interesse, definendo l’adozione da parte del genitore intenzionale”.