Aurubis, primo produttore rame Ue, vittima di un’enorme furto – askanews.it

Aurubis, primo produttore rame Ue, vittima di un’enorme furto

Azioni azienda tedesca crollate alla Borsa di Francoforte
Set 1, 2023

Roma, 1 set. (askanews) – Il più grande produttore europeo di rame, Aurubis, sta indagando su una sospetta cospirazione tra fornitori e dipendenti, dopo aver annunciato che dalle sue scorte mancano all’appello metalli per un valore di centinaia di milioni di euro. Lo riporta il Financial Times

Le azioni della società sono scese fino al 17% venerdì mattina a Francoforte dopo il profit warning lanciato giovedì scorso dall’azienda sul mancato raggiungimento degli obiettivi di utili per l’intero anno in seguito alla scoperta di “attività criminali” che potrebbero comportare un “basso valore a tre cifre” per tale parametro.

Aurubis ha affermato che un’indagine a livello aziendale per verificare se i fornitori abbiano collaborato con i dipendenti per manipolare i rottami metallici nella sua attività di riciclaggio si sarebbe conclusa entro la fine di settembre e che la polizia è stata informata.

“È difficile fornire informazioni concrete prima della conclusione delle indagini”, ha detto un portavoce al Financial Times, aggiungendo che, dati i volumi coinvolti, è probabile che il presunto furto includa materiali contenenti metalli come rottami elettronici e altri metalli preziosi.

L’azienda con sede ad Amburgo, che lo scorso anno ha realizzato ricavi per 18,5 miliardi di euro, è il più grande gruppo europeo di fusione e riciclaggio del rame con siti di lavorazione in tutta la regione, compreso un grande complesso nel sud della sua città natale.

Aurubis non effettua attività minerarie, ma ha creato un’attività di riciclaggio di concentrati metallici, rottami metallici e materiali di riciclaggio contenenti metalli provenienti da società minerarie ed elettroniche. Il suo sito web afferma che si approvvigiona di concentrati di metalli da “oltre 30 partner minerari e alcuni commercianti”.

L’azienda è stata perquisita dalla polizia a giugno in un’indagine relativa a beni smarriti per un valore di 20 milioni di euro che ha portato all’arresto di sei persone, alcune delle quali erano dipendenti dell’azienda.

Aurubis ha detto che non si ritiene che i due casi siano collegati. Il pubblico ministero di Amburgo ha dichiarato che sta procedendo con il caso contro 12 imputati in relazione alle “perquisizioni estese” avvenute a giugno.