Mattarella: l’Ue non ha senso senza ambizione di pace – askanews.it

Mattarella: l’Ue non ha senso senza ambizione di pace

“Andare oltre la metà della collaborazione economica”
Ago 31, 2023

Torre Pellice (To), 31 ago. (askanews) – L’Unione Europea deve coltivare la sua ambizione di una sempre maggiore integrazione, andando oltre “l’interpretazione, riduttiva, di una mera cornice di collaborazione economica, tuttora fatta propria da alcuni Stati membri”. Perché “sprovvista delle sue autentiche ambizioni l’Europa non avrebbe ragione di esistere. Non potrebbe esistere”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo intervento al convegno su Altieri Spinelli a Torre Pellice.

“L’unità europea è un’impresa in salita, dove alle difficoltà e alle visioni anguste si devono contrapporre fattori ideali e politici. È l’ambizione – ha sottolineato Mattarella – di completare uno storico percorso di innegabile successo. Sprovvista delle sue autentiche ambizioni l’Europa non avrebbe ragione di esistere. Non potrebbe esistere”. E dunque “l’ambizione, in tempi di guerra, di conseguire presto la pace per un ordine internazionale rispettoso delle persone e dei popoli. L’ambizione, in tempi di pace, di preparare la pace del futuro, il suo consolidamento per la giustizia tra le nazioni e i popoli. Ecco la permanente attualità dell’invito a operare di Spinelli. Da raccogliere; in ogni stagione”.

Mattarella ha ricordato come “lungo il processo di unificazione europea si sia, a lungo, dibattuto fra due prospettive o, forse, fra due percorsi con la medesima prospettiva: la piena integrazione d’Europa. Quella federalista di Spinelli e quella funzionalista di Jean Monnet, messa in campo dal ministro francese degli affari esteri, Robert Schuman. Certo, si è sovente presentata anche l’interpretazione, riduttiva, di una mera cornice di collaborazione economica, tuttora fatta propria da alcuni Stati membri. La sfida di fronte alla quale ci si è sempre trovati è quella della capacità di passare, coerentemente, dalle politiche adottate in sede comunitaria, alla loro istituzionalizzazione. Si colgono qui sia i limiti dell’approccio funzionalista sia i passi concreti che ha permesso di fare”.

Ma ora “Credo che sia evidente a tutti, o quantomeno a molti, come l’espressione di Spinelli “l’Europa sogno o invito a operare” si sia trasformata oggi in un dovere”. Tenendo presenti le parole di Alcide De Gasperi, “ritenuto, a ragione, uno di Padri fondatori oltre che della nostra Repubblica anche del processo di integrazione europea”, il quale, “forte della sua esperienza di uomo di frontiera, osservava che ‘la principale virtù della democrazia è la pazienza. Bisogna attendere alle cose con tenacia e vigilanza, con la coscienza che le cose debbano sempre maturarsi’. La pazienza “di fronte alle lentezze dell’uomo”.