E. Romagna, Geologi: a Modigliana 4 frane ogni chilometro quadrato – askanews.it

E. Romagna, Geologi: a Modigliana 4 frane ogni chilometro quadrato

“A quattro mesi dall’alluvione le ruspe sono ferme”
Ago 21, 2023

Roma, 21 ago. (askanews) – “A Modigliana sono state calcolate circa 400 frane, 4 ogni chilometro quadrato, che ancora oggi sono impresse sul territorio come cicatrici. Che cosa vedranno i 40 geologi che il 1 di settembre si troveranno a Modigliana? A 4 mesi dall’alluvione troveranno strade chiuse, ponti crollati, strade con limiti di transito, abitazioni evacuate. Poi ci sono le frane coperte dalla vegetazione”. Così afferma in una nota Paride Antolini, presidente dell’Ordine dei Geologi dell’Emilia – Romagna.

A quattro mesi dall’alluvione, l’Ordine dei Geologi dell’Emilia – Romagna condurrà una escursione nella valle del torrente Marzeno, nei comuni di Modigliana e Tredozio per visionare la situazione a quattro mesi dagli eventi. Saranno 40 i geologi a partecipare a questo primo evento divulgativo nei luoghi coinvolti da uno dei peggiori disastri naturali del dopoguerra; a Modigliana sono state calcolate circa 400 frane, 4 ogni chilometro quadrato, che ancora oggi sono impresse sul territorio come cicatrici. L’evento è aperto alla stampa.

“Per noi geologi sarà un particolare momento per analizzare uno scenario unico nel suo genere e sicuramente meritevole di un approfondimento scientifico. Un avvenimento che ha sconvolto la vita di molte persone e riafferma l’importanza della conoscenza geologica, del lavoro del geologo e della prudenza che si deve sempre adottare negli interventi edificatori”.

Perché a 4 mesi dall’alluvione il panorama sarà – si ssottolinea – di strade chiuse, ponti crollati, strade con limiti di transito, abitazioni evacuate, frane che la vegetazione tenta di ricoprire; un paese che si è adattato a vivere in una situazione surreale, sperando che le piogge non arrivino e che l’autunno e l’inverno siano clementi.

“Si stanno perdendo settimane, mesi di sole, con le ruspe ferme, perché i Comuni non hanno fondi per saldare i lavori fatti finora e quindi per proseguire. Le vacanze estive sono un tema da telegiornale, i romagnoli dei campi e della montagna continuiamo a lavorare e sperare in un autunno senza piogge”, continua Antolini.