Genova, 14 ago. (askanews) – Talvolta le indagini di carattere procedurale possono portare all’estinzione dei reati per prescrizione. Ci sono però vicende che nella memoria rimarranno. Il giudizio della storia è inevitabile, a quello non ci si può sottrarre”. Lo ha detto il procuratore capo di Genova Nicola Piacente, a margine delle commemorazioni per il quinto anniversario del crollo del ponte Morandi.
“Il monito di Mattarella – ha aggiunto Piacente – è da prendere in serissima considerazione nell’ambito di questa cornice costituzionale che inevitabilmente comporterà dei tempi che ritengo possano estendersi ragionevolmente entro la fine del 2024 per avere la sentenza o quantomeno la requisitoria del pm”.
“Bisogna essere chiari e leali – ha concluso il procuratore capo di Genova – ci sono le ipotesi più datate di omissione di atti d’ufficio e dei falsi che sicuramente andranno in prescrizione da ottobre 2023. Quello che mi auguro, e di questo sono sicuro, che ci sarà una valutazione serena e indipendente di tutto il compendio probatorio, a partire dalla Procura della Repubblica”.