Roma, 9 ago. (askanews) – Il presidente americano Joe Biden si trasforma nel paladino nella lotta ai cambiamenti climatici, anche per smarcarsi dai repubblicani, e annuncia la creazione di un “monumento nazionale” nel Grand Canyon. Un’area protetta di oltre 400.000 ettari attorno al celebre parco nazionale nell’Ovest dell’Arizona, che riceverà lo status di “monumento nazionale”.
“Oggi sono orgoglioso di usare la mia autorità in base alla Legge sulle Antichità per proteggere circa un milione di acri (più di 400.000 ettari) di terra pubblica attorno al Parco nazionale del Grand Canyon in quanto nuovo ‘monumento nazionale'”.
“La tutela di queste terre non è solo buona per l’Arizona, per il pianeta: è buona per l’economia, per le nazioni sovrane. Credo fermamente che sia la cosa giusta da fare. Ma resta ancora molto da fare per lottare contro la minaccia fondamentale dei cambiamenti climatici”, ha aggiunto Biden, che ha iniziato dall’Arizona un viaggio di tre giorni nel Sud-Ovest degli Stati Uniti.
Il territorio creato porterà il nome di “Baaj Nwaavjo I’tah Kukveni”: Baaj Nwaavjo, nella lingua degli indiani Havasupai, significa la “terra delle tribù”, mentre I’tah Kukveni, in lingua hopi, vuol dire ‘sulle orme dei nostri avi’.
Le tribù locali, per cui queste terre hanno una grande importanza spirituale, chiedono che vengano risparmiate dalle estrazioni di uranio. Ciò sarà fatto, anche se la Casa Bianca ha precisato che i diritti di estrazione esistenti non saranno revocati.