Roma, 7 ago. (askanews) – Connessione: l’essere connesso, l’intima unione fra due o più cose. Ma anche, nel linguaggio dell’informatica e delle telecomunicazioni, collegamento a una rete telematica. Così l’enciclopedia Treccani definisce il concetto di “Connessioni”, il tema che lega tutti gli appuntamenti della quinta edizione di Domosofia, il festival della conoscenza organizzato dal Comune di Domodossola che, per quest’anno, tornerà in città dal 15 al 17 settembre.
Conferenze, panel, talk show, laboratori, conversazioni musicali, ma anche spazi per incontrarsi, confrontarsi e condividere cultura, analizzare lo scenario attuale o lasciarsi andare a previsioni sul futuro, pensate per un pubblico ampio e variegato.
Momenti di “connessioni reali”, fisiche e psicologiche al mondo reale nelle sue complessità, ma allo stesso tempo di “disconnessione digitale”, mondo nel quale queste stesse complessità si risolvono in sintesi banalizzanti.
Una serie di appuntamenti interdisciplinari che mirano a recuperare il significato originale dell’essere in sintonia e dell’importanza dell’essere connessi: eventi in cui condividere informazioni in maniera immediata e diretta che permettono di approfondire argomenti di attualità, in cui essere parte integrante delle connessioni e creare legami veri con il mondo che ci circonda, offrendo così un contributo alla crescita culturale collettiva, rimanendo contemporaneamente sconnessi da un mondo fatto di dinamiche non reali.
“È per me un vero piacere e una grande emozione essere qui oggi a presentare la quinta edizione di Domosofia: un evento che farà condividere un articolato percorso culturale, respirando la magica atmosfera del nostro Borgo, non solo i nostri concittadini e alle persone che vivono nel territorio provinciale, ma anche a tutti coloro che, ci auguriamo numerosi, arriveranno da più lontano – ha aperto così la conferenza stampa il Sindaco del Comune di Domodossola Lucio Pizzi – Il tema di quest’anno è “CONNESSIONI”: un tema particolarmente significativo, declinabile in infiniti modi ma estremamente centrato rispetto alla fase che la società sta attraversando.. L’obiettivo del festival è entrare in sintonia, connettersi veramente, condividere emozioni e sentimenti, vivendoli in maniera reale, non virtuale”.
“Noi della Fondazione Paola Angela Ruminelli abbiamo una missione sola: realizzare il sogno di Paola, donna colta, attenta, sensibile, appassionata. Una persona che, nel corso della sua vita, ha scritto tanto, prestando molta attenzione anche ai giovani, alle loro problematiche e a quelle che possono nascere nel vivere comune, aspetti molto legati anche al tema delle connessioni – ha proseguito Vanda Cecchetti, Consigliera della Fondazione Paola Angela Ruminelli e delegata per Domosofia – Con Domosofia sarà come aprire una bolla nella vita della nostra città e vedere quanto tutti hanno bisogno di fermarsi, di ritrovarsi, di stare insieme e capirsi. Non solo divertendosi, ma fermandosi e guardandosi intorno”.
“Per noi è un grande onore e pregio poter lavorare come partner all’organizzazione di questo Festival. Le missioni dell’associazione sono di natura culturale e formative e, negli ultimi anni abbiamo spinto molto per creare momenti di connessione e moltiplicarli in maniera importante. Domodossola è un punto nevralgico e culturale, un grande laboratorio culturale e di grande creatività, sia a livello provinciale che extra territoriale” – ha commentato Stefania Cerutti, Presidente di Ars.Uni.Vco E.T.S, Associazione che, poco prima, l’Assessore Folino ha definito come “partner fondamentale per il Festival e tutte le sue attività con vocazione alta, culturale ed educativa, sul territorio ma con occhio nazionale”.
“Connessioni – ha continuato Daniele Folino, Assessore alla Cultura del Comune di Domodossola, riprendendo il tema dell’edizione di quest’anno di Domosofia – Reale versus digitale e tematica ripresa e declinata in diversi modi: dalla cultura alla filosofia, passando per la connessione a quello che vivono oggi i giovani, che corrono tutti i giorni il rischio di perdersi nel “non reale”. Connessioni al femminile, connessioni allo spazio, alla tecnologia e al metaverso, connessioni nel mondo in cui oggi ormai viviamo tutti. Ma anche, e soprattutto, connessioni sinergiche, con l’unico scopo di valorizzare la cultura a livello locale e non solo”.
“Parto da molto lontano: nell’ottobre del 1978, il momento dell’elezione di Papa Giovanni Paolo II°. Per arrivare in ogni angolo della terra, la notizia impiegò qualcosa come 3 giorni e mezzo – ha concluso Beppe Gandolfo, giornalista Mediaset, partner nell’organizzazione del Festival – Saltiamo diretti al 2013, con l’elezione di Papa Francesco: per raggiungere ogni angolo della terra la notizia impiega 31 secondi. Ecco cosa significa “connessioni”: vivere in un mondo connesso. È il nostro mondo, in cui tutto è connesso, anche se noi non siamo ancora così pronti a viverlo. Per questo è indispensabile che ci sia un appuntamento come Domosofia, in cui vivere 3 giorni immersi nelle connessioni, culturali, con il cibo, con la filosofia”.