Roma, 3 ago. (askanews) – “Ad oggi, secondo i dati del Ministero dell’Interno, non si registrano particolari criticità in ordine ad aumentate tensioni sociali”. Lo ha detto il ministro del Lavoro, Maria Elvira Calderone, nel corso dell’informativa al Senato sul reddito di cittadinanza.
“Occorre l’obbligo per tutti noi – ha aggiunto – di gestire questa transizione nello spirito di massima collaborazione istituzionale e comune responsabilità politica”. “Dei circa 159mila nuclei beneficiari sospesi dalla misura risultano indirizzati ai comuni circa 44mila soggetti e ai centri per l’impiego 112.500 soggetti. Dei 44mila indirizzati ai comuni, 4mila sono stati già presi in carico e i comuni stanno procedendo con i servizi sociali alla presa in carico degli altri” ha detto Calderone. “Dei 159mila nuclei interessati dalla sospensione ben 117.317 sono composti da una singola persona con una incidenza percentuale rispetto a livello regionale del 57%, per esempio, in Campania”. Calderone ha poi detto “Mi preme ricordare che l’introduzione del reddito di cittadinanza, che ha seguito l’abolizione del Rei, è avvenuta tra le severe critiche di numerosi componenti di forze politiche che oggi siedono tra i banchi dell’opposizione e che hanno oggi una visione critica delle misure adottate dal governo”. “Con i controlli dell’Ispettorato del
Lavoro e dei Carabinieri, tra 2019 e il 2023, sono stati intercettati 37.700 fruitori irregolari o con la necessità di regolarizzare la posizione. Risultano inoltre dall’esito dei controlli della Guardia di Finanza, a decorrere dall’introduzione del reddito di cittadinanza e fino al primo semestre 2023, contributi indebitamente percepiti o indebitamente richiesti per un ammontare di circa 506 milioni di euro”.
Lavoro e dei Carabinieri, tra 2019 e il 2023, sono stati intercettati 37.700 fruitori irregolari o con la necessità di regolarizzare la posizione. Risultano inoltre dall’esito dei controlli della Guardia di Finanza, a decorrere dall’introduzione del reddito di cittadinanza e fino al primo semestre 2023, contributi indebitamente percepiti o indebitamente richiesti per un ammontare di circa 506 milioni di euro”.