Milano, 2 ago. (askanews) – Continua a crescere il numero di persone che si rivolgono ogni giorno allo sportello di supporto della Fondazione Don Luigi Di Liegro, per affrontare problemi di salute mentale. Dopo aver registrato un aumento progressivo di chiamate negli anni precedenti alla pandemia, dal 2022 si è registrato un nuovo incremento di domande al Servizio di supporto e orientamento socio-sanitario (Soss. Nei primi cinque mesi del 2023 le richieste sono state 134. I dati fin qui raccolti dalla Fondazione Di Liegro portano a stimare circa 300 richieste complessive entro la fine dell’anno, contro le circa 200 in media l’anno, con un aumento del 50%.
Nel 60% dei casi le richieste provengono dalla popolazione femminile. Sono infatti le donne che più frequentemente interpellano i servizi per i disturbi dei loro congiunti e se ne fanno carico in seno alla famiglia. Un numero consistente di richieste riguarda persone in stato di disagio mentale in età matura (dai 31 ai 60 anni), il 65% del totale, mentre il 23% proviene dalla fasce più giovani (Under 30) e il 12% dalle persone anziane. Se nel 2018 gli utenti che hanno contattato il SOSS provenivano in massima parte dal contesto metropolitano di Roma, nell’ultimo anno il 44% dei fruitori del servizio riguarda persone residenti nel resto del Lazio (9%) e in altre regioni del Paese (35%).
Il 36% degli utenti si rivolge al servizio per ottenere informazioni riguardo le attività dei laboratori di tipo espressivo-occupazionale che la Fondazione Di Liegro organizza da oltre dieci anni. Un quarto delle richieste registrate nei primi cinque mesi di quest’anno sono invece finalizzate a individuare uno specifico servizio di salute mentale adatto ad affrontare il proprio disagio o quello di un congiunto. Nel 24% dei casi l’utenza si rivolge alla Fondazione chiedendo un supporto per identificare professionisti come psicologi o psichiatri che possano offrire consulenza e una guida per orientarsi nell’intricato servizio sanitario nazionale. Per le richieste inerenti ai giovani, sono spesso i genitori a rivolgersi allo sportello chiedendo un supporto mirato a risolvere le problematiche dei figli. Quanto alle persone anziane, spesso la richiesta riguarda l’esigenza di ricercare una soluzione abitativa, mentre tra i familiari di utenti con disagio psichico che contattano il SOSS si riscontra una domanda specifica di colloqui di sostegno e di far parte di un gruppo di “auto-mutuo aiuto”. Talvolta lo sportello viene interpellato anche per “denunciare” una carenza, un’omissione o un trattamento ritenuto ingiusto da parte di una struttura o di un servizio pubblico o privato.
Lo sportello di supporto – servizio di ascolto, informazione e orientamento aperto dal 2014 – sarà attivo anche durante l’intero mese di agosto. Il Soss viene gestito da psicologi professionisti, laureandi e volontari, che si mettono a disposizione, e fattivamente in ascolto dei richiedenti, registrandone la “domanda” in modo anonimo. La richiesta viene dunque analizzata e presa in carico dagli operatori che assistono gli utenti indirizzandoli presso le strutture sanitarie sul territorio più adatte alle specifiche esigenze di salute.
Una funzione, quella dello sportello di ascolto, ritenuta fondamentale dalla Fondazione, considerata la missione di orientamento e advocacy delle istanze dei più fragili. Disponibilità e attenzione alla reale efficienza dei servizi che ripercorre l’impronta etica dell’ispiratore della Fondazione, Don Luigi Di Liegro, già fondatore della Caritas Diocesana. La Fondazione Di Liegro si occupa infatti da oltre 20 anni di assistere le persone che affrontano disagi legati alla salute mentale.