Roma, Commissioni capitoline: criticità in Tribunale sorveglianza

Roma, 1 ago. (askanews) – L’audizione odierna nelle commissioni capitoline congiunte Politiche Sociali, Cultura e Pari Opportunità del presidente del dell’Ordine degli avvocati di Roma Paolo Nesta, del presidente della Camera Penale romana Gaetano Scalise, del rappresentante della Cisl Marco Sozzi e del magistrato di Sorveglianza Marco Patarnello, “ha confermato il grave stato di carenza di organico amministrativo e giudiziario in cui versa il Tribunale di Sorveglianza di Roma, competente su tutte le istanze dei percorsi rieducativi e de libertate riguardanti le persone condannate, provenienti non solo dalla Capitale, ma anche dagli altri Fori del Lazio e da tutti i detenuti sottoposti al regime del 41 bis d’Italia”. Cosi la consigliera capitolina dem Cristina Michetelli che, in una nota, elenca “i gravissimi ritardi con cui vengono affrontate le problematiche delle persone ristrette, che vedono ritardare l’esame delle richieste di accesso ai benefici dell’OP, o delle persone condannate definitivamente ma ancora libere, che per anni non sanno come dovranno scontare la loro pena, determina gravissime ricadute sociali sulla città”. “Ricordiamo che ogni reo recuperato e reinserito rappresenta un elemento di sicurezza per la collettività. Un detenuto che veda trascurate la meritevolezza del percorso effettuato e le proprie richieste di decarcerizzazione, sarà un cittadino che abbandonerà l’idea di potersi riscattare, annullerà ogni progetto di reinserimento e continuerà a vivere in una situazione di emarginazione e illegalità”, continua Michetelli. “Ringrazio per il suo intervento anche la Garante di Roma delle persone private della libertà personale, Valentina Calderone – aggiunge Michetelli – che ha dettagliatamente segnalato l’allarme sociale che tale criticità sta determinando”. Con le presidenti Nella Converti, che ha presieduto la seduta, Erica Battaglia e Michela Cicculli, che ringrazio per l’attenzione rivolta al tema, ci siamo riproposte di continuare a monitorare la situazione e abbiamo confermato la nostra disponibilità ad ulteriori momenti di confronto e di costruzione di progetti sul tema dell’esecuzione della pena. Anche sotto questo profilo Roma torna ad essere la capitale dei diritti degli ultimi e dei più fragili”, conclude Michetelli.