Milano, 1 ago. (askanews) – “L’Unesco torna a occuparsi di Venezia con crescente preoccupazione e si raccomanda di inserire la città nella lista dei Patrimoni dell’umanità in pericolo, dato che il World Heritage Centre valuta ‘insufficienti’ le misure adottate finora e si ritiene ‘l’eccezionale valore universale’ della città messo a rischio dall’impatto dei cambiamenti climatici e del turismo di massa. Si tratta dell’ennesimo grido di allarme relativo alla condizione in cui si trovano il centro storico di Venezia e l’intera laguna, ma le istituzioni deputate ad agire sembrano non rendersi sufficientemente conto del punto a cui siamo arrivati”. Lo ha scritto in una nota la deputata del Pd Rachele Scarpa.
Tutto ciò, ha proseguito Scarpa, “nonostante non manchino sollecitazioni dal territorio come quelle della segretaria comunale Pd e consigliera comunale Monica Sambo, che lamenta i fallimenti della giunta anche su piccole misure concrete come i tornelli o la mancata attuazione del contributo d’accesso”.
“Sono mesi che attendiamo dal governo la nomina del presidente dell’autorità della laguna, così come sono mesi che chiediamo un rifinanziamento appropriato e consistente per la legge speciale. Sulla regolazione del turismo, gli strumenti a disposizione del Comune rimangono lì inutilizzati” ha aggiunto.
“Per quanto pensiamo di poter continuare a far finta di nulla? Ormai il negazionismo della destra per i problemi di Venezia sta diventando patologico, nonostante anche gesti come quello dell’Unesco continuino a squarciare il velo di indifferenza che certa politica vorrebbe gettare sulla città. Restiamo vigili per questo delicato mese di agosto, ma con ogni probabilità sarà necessario intervenire con una interrogazione parlamentare, nella speranza di smuovere comune e governo su una battaglia urgente, che non dovrebbe avere colore politico” ha concluso.