Roma, scambio di accuse M5S-giunta Gualtieri sulla cura del verde

Roma, 27 lug. (askanews) – Serrato scambio di accuse tra M5S e Lista Raggi contro la giunta Gualtieri colpevole, a detta degli ex vertici del Campidoglio, di comunicare “mistificazioni dell’assessora Alfonsi che, con una vera e propria fake-news, ha il barbaro coraggio di scrivere che la gestione del verde è stata ‘rimessa sui binari giusti dopo troppo anni in cui sono mancati gli investimenti necessari’. E’ proprio vero che alla vergogna non c’è mai fine – attaccano i pentastellati riferendosi al dettagliato rendiconto diffuso dall’assessora nella giornata di ieri con l’elenco delle azioni svolte dall’amministrazione per la cura del verde capitolino -. L’assessora, perennemente impegnata in una stucchevole opera di autocelebrazione, dimentica i 100 milioni di euro sbloccati dalla Giunta Raggi nell’ambito di un maxi appalto rivolto alla cura di alberi, parchi, ville storiche e aree verdi di Roma, di cui 60 destinati alla manutenzione del verde verticale e 40 a quella del verde orizzontale. Investimenti importanti, grazie ai quali il Campidoglio può oggi procedere con le necessarie operazioni di potatura e di controllo delle alberature”.

“Se l’amministrazione Gualtieri – aggiungono dal M5S e dalla lista dell’ex sindaca Raggi – può ‘vantare’ i numeri tanto orgogliosamente sbandierati dalla Alfonsi lo deve solo ed esclusivamente a un lavoro preciso e certosino avvenuto durante la gestione Raggi che, di fatto, si è resa promotrice di un maxi appalto che ha interrotto anni e anni di nulla sul fronte della manutenzione del verde. A questo punto, ci chiediamo cosa abbia fatto o cosa stia programmando di fare l’attuale Giunta sul tema del verde pubblico, oltre a beneficiare del nostro maxi appalto e ad aver sciaguratamente bloccato le assunzioni dei giardinieri che noi avevamo iniziato a intraprendere nella scorsa consiliatura”, concludono.

Non si fa attendere la risposta dell’assessora Alfonsi che, in una nota, ribatte che “la nota stampa, diffusa questa mattina dai gruppi consiliari M5s e LcR in risposta ad un mio intervento in cui elencavo i numeri e le azioni di questa amministrazione per la cura del verde, ed in particolare degli alberi di Roma, denota un grande nervosismo, oltre che un linguaggio francamente poco consono al livello istituzionale a cui tutti quanti noi dovremmo ricordare di appartenere”.

“Con la ormai trita modalità di rivendicare alla precedente amministrazione molte delle cose che oggi si stanno portando avanti nella nostra città, tra cui la cura del verde – sostiene Alfonsi – i Consiglieri oggi all’opposizione in assemblea capitolina si attribuiscono il merito di aver avviato gli appalti e le risorse che stiamo utilizzando per la manutenzione del verde cittadino. Ancora una volta, dobbiamo constatare l’abissale differenza che c’è tra il racconto e la realtà dei fatti”.

Intanto, elenca Alfonsi, “dovrebbero spiegare alla città quale sia il merito di aver impiegato 5 anni per rimettere in moto la manutenzione. Anche i 100 milioni di euro che dichiarano di aver sbloccato sono pura fantasia. Il Bilancio di un’amministrazione parla attraverso i numeri, non con le chiacchiere, e i numeri sono incontrovertibili e impietosi verso la passata amministrazione 5 Stelle”.

“La progressione dal 2020 al 2023 dei fondi effettivamente presenti nei capitoli di spesa del Dipartimento Ambiente, finalizzati agli interventi sul verde pubblico – spiega Alfonsi – è la seguente: 6,8 milioni di euro nel 2020; 18,5 milioni di euro (di cui 4,15 stanziati nell’assestamento di dicembre dalla Giunta Gualtieri) nel 2021; 33 milioni di euro nel 2022; circa 34 milioni di euro nel 2023, di cui 4 milioni di euro trasferiti ai Municipi per l’attuazione del decentramento del verde”. “Questi – ricorda Alfonsi – sono i numeri delle risorse effettivamente messe a disposizione per la cura del nostro verde desumibili dai documenti ufficiali. Tutto il lavoro che si sta facendo in questi mesi è il frutto dell’impegno di questa amministrazione, che della cura del verde ha fatto un obiettivo strategico. Il resto, appunto, sono solo chiacchiere” conclude Alfonsi.