Regione Lazio, Righini a Corte Conti: ci aiuti su errori del passato – askanews.it

Regione Lazio, Righini a Corte Conti: ci aiuti su errori del passato

Vedremo cosa accadrà a settembre con la parifica
Lug 26, 2023

Roma, 26 lug. (askanews) – “Il 10 agosto i giudici istruttori ci consegneranno le questioni che verranno poste in preparifica l’11 settembre. Finora abbiamo acquisito richieste di chiarimenti non ancora formalizzati sul mutuo da 5,3 miliardi contratto nel 2008 e l’operazione Sanim del 2003. Il mutuo è ciò che preoccupa di più per importo e impatto ma non avrebbe ripercussioni in bilancio, se non per il fatto che ci sottrae capacità di indebitamento e non andrebbero trovati 5,3 miliardi da coprire”. Cosi l’assessore al Bilancio della regione Lazio, Giancarlo Righini, nel corso dell’incontro con i giornalisti alla Pisana sul tema del bilancio e del debito sanitario.

“Sono altre le questioni che ci potrebbero preoccupare. Perché ci sono state mosse delle contestazioni che, a loro volta, impatterebbero direttamente in quanto richiederebbero accantonamenti in bilancio da inserire nel rendiconto 2022 approvato in giunta. Il tesoretto di cui parliamo – speriamo non venga eroso – che non è solo di 80 milioni perché il governo nazionale sta studiando una misura di anticipazione di liquidità sull’Fsc e il congelamento della rata del debito con ulteriore misura di carattere finanziario per l’allungamento delle scadenze di qualche altro anno. Quando la Corte dei Conti – ha chiarito – ci dirà quali dubbi ha per parificare il bilancio 2022, noi risponderemo e ci siamo impegnati a non impugnare il provvedimento ma ad onorarne il contenuto”.

La speranza di Righini è che la Corte dei Conti “si renda conto che contestare nel 2023 mutui contratti nel 2008 e l’operazione Sanim del 2003, quando nel mezzo sono intervenute delle pacifiche, non aiuta la Regione a uscire da questa situazione. Noi vorremmo che la Corte ci aiuti a correggere gli errori del passato. Così potremmo impattare su misure necessarie per garantire investimenti e crescita alla Regione, farlo per operazioni di 15 e 20 anni fa non aiuta nessuno”.