Milano, 25 lug. (askanews) – “Tutte le sperequazioni che esistono e che sono reali non sono frutto dell’Autonomia differenziata, che ancora non c’è”, anzi “l’Autonomia, per quel che mi riguarda, è lo strumento per superarle”. Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali e l’Autonomia Roberto Calderoli, intervenendo nell’aula del Senato dove è in discussione una mozione presentata da Avs, M5S e Pd sui “profili critici nell’ambito del processo di attuazione dell’Autonomia differenziata”.
“Sono molto soddisfatto delle 60 audizioni, dei 50 interventi in discussione generale, delle due settimane di illustrazione e discussione sugli oltre 570 emendamenti. Fare di più è sempre possibile, ma a volte il meglio è nemico del bene, e sollecito tutti, oltre che alla discussione delle mozioni, ad attendere i pareri sui singoli emendamenti e le proposte che emergeranno in commissione per fare compiutamente una valutazione sul provvedimento”.
In particolare Calderoli ha respinto la richiesta che alcune materie siano escluse dall’Autonomia: “Appare singolare che si chieda, mentre ha piena attuazione di una disposizione costituzionale che attende dal 2001 di essere resa operativa, di modificare quelle stesse norme che governo e parlamento dovrebbero attuare. Escludere alcune materie, in principio e in astratto, non è una scelta condivisibile”. A giudizio di Calderoli, “Governo, Parlamento e Regioni interessate nel negoziato decideranno se ed entro quali limiti alcune materie saranno oggetto dell’intesa. Saranno il negoziato, la prassi, la razionalità a definire quali saranno i limiti da osservare”.