Venezia, 21 lug. (askanews) – L’anticiclone africano “Caronte” ha raggiunto, in questi giorni, il suo massimo effetto portando le temperature a 35-40 gradi con l’effetto di aver spinto in alto gli acquisti di gelato e di frutta, i prodotti più rinfrescanti e dissetanti per combattere l’afa e i colpi di calore, soprattutto nelle località di mare, nelle città d’arte e nei grandi centri urbani. E sempre più apprezzato è il gelato artigianale che -a detta anche dei medici-, è uno degli alimenti in tal senso più adeguato specie per i bambini in quanto fornisce il giusto apporto calorico oltre a elementi importanti per la crescita come proteine, calcio, fosforo, ferro e vitamine A, B1 e B12.
“Il gelato fa parte del nostro bagaglio di tradizione -afferma il bellunese Cristiano Gaggion presidente regionale degli alimentaristi di Confartigianato- non a caso proprio a Longarone, nel 1959, si tenne la prima edizione della Mostra Internazionale del Gelato Artigianale (Mig) grazie alla presenza in zona di diverse famiglie di gelatieri che hanno reso famoso questo prodotto italiano anche all’estero. Una testimonianza di questo primato è data, oltre che dalle numerose gelaterie diffuse su tutto il territorio regionale, bel 1.191 di cui 898 a carattere artigiano a marzo 2023 (la seconda regione dopo la Lombardia), dalla spesa media delle famiglie che ISTAT stima per il 2022 in 153 milioni di euro. La terza spesa più elevata dopo Lombardia (328 milioni di euro) e Lazio con 167 milioni”.
“Va considerato poi -sottolinea il presidente- che il perimetro delle attività artigianali relative al mondo del gelato è comunque più ampio, coinvolgendo i segmenti delle pasticcerie che producono dolci con il gelato e dei laboratori che producono gelati senza vendita al dettaglio. In tal senso nostre precedenti analisi hanno valutato che il 43,8% della spesa delle famiglie è intercettabile da parte delle gelaterie artigianali e micro e piccole imprese a vocazione artigiana”.