Roma, 19 lug. (askanews) – Il Tar del Lazio ha rigettato perchè “destituiti di fondamento” i ricorsi contro il termovalorizzatore di Roma progettato nell’amnito del Piano Rifiuti dalla Giunta Gualtieri. I ricorsi sono stati presentati dai comitati no-inc di Santa Palomba e dei Castelli Romani, dalle associazioni ambientaliste e da una decina comuni ricadenti nella Città Metropolitana di Roma, in testa i comuni di Albano, Ardea e Ariccia.
Dopo aver disposto “la riunione dei ricorsi in epigrafe”, a quanto legge Askanews da uno dei testi in mano ai ricorrenti, la sezione riconosce l’attribuzione di poteri straordinari al sindaco Gualtieri in vista del Giubileo, in virtù dei quali ha proceduto alla predisposizione del Piano rifiuti della Capitale, anche per affrontare “l’emergenza derivante dal maggiore afflusso” di persone in occasione della celebrazione cattolica.
Classificando “gli impianti di incenerimento come infrastrutture e insediamenti strategici di prominente interesse nazionale”, il Tar respinge dettagliatamente le eccezioni di costituzionalità e di coerenza con le normative europee, e con esse rigetta i ricorsi.
Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, a margine della presentazione del restyling del piazzale antistante la stazione Tiburtina, saluta “con grande favore” la “decisione importante” del Tar. “Eravamo fiduciosi della forza degli argomenti, della solidità della procedura amministrativa che è partita e che quindi andrà avanti”, aggiunge il sindaco.
“Grande soddisfazione” da parte di tutta la Giunta che, con le parole dell’assessora dell’Ambiente con delega ai rifiuti Sabrina Alfonsi, commenta la sentenza definendola “la migliore conferma possibile della validità e legittimità delle scelte operate dal sindaco Roberto Gualtieri, in qualità di commissario straordinario, per la gestione dei Rifiuti di Roma in vista del Giubileo 2025”. La sentenza. secondo Alfonsi “riconosce la piena compatibilità del Piano dei Rifiuti di Roma Capitale con il sistema normativo delineato dagli strumenti di programmazione regionali e nazionali e con la normativa europea di settore, come noi abbiamo sempre sostenuto, nonché sancisce in modo netto l’infondatezza delle censure di legittimità poste dai ricorrenti”.
Il documento dei giudici amministrativi di primo grado, continua Alfonsi, “aiuta anche a fare chiarezza su tanti argomenti che in questi mesi sono stati utilizzati in modo fazioso da coloro si sono opposti alla realizzazione degli impianti per la gestione industriale dei rifiuti della Capitale. Si tratta di un passaggio importante, che ci spinge a lavorare con ancora più convinzione per realizzare il programma delineato dal Piano Rifiuti e portare finalmente Roma fuori dalla cronica emergenza, allineandola agli standard europei”.
Dall’opposizione, i consiglieri capitolini di Italia Viva Valerio Casini e Francesca Leoncini definiscono la sentenza “un’ottima notizia. Dopo l’evento che abbiamo organizzato ieri pomeriggio in Campidoglio proprio su questo tema – ricordano i consiglieri -, auspichiamo che la procedura amministrativa per realizzare quest’opera fondamentale per il futuro della città proceda spedita senza ulteriori inciampi, in modo che la tabella di marcia verso l’apertura del cantiere sia rispettata”, e annunciano sull’impianto il loro “pieno appoggio”.
“Forte perplesstà”, invece, viene espressa da parte della Lista Raggi e del M5S capitolini, da sempre al fianco dei comitati no-inc: “Come gruppi consiliari capitolini – annumciano – rimarremo a fianco dei comitati che hanno presentato i ricorsi: la lotta contro l’ecomostro di Santa Palomba non si ferma certo qui, perché siamo perfettamente consapevoli che oggi esistono delle alternative non inquinanti e altamente funzionali allo scopo cardine, che deve essere quello di seguire non più la logica del bruciare il rifiuto ma del riciclo”. “L’incenerimento indiscriminato di tonnellate e tonnellate di rifiuti – sottolineano – va infatti contro qualsiasi principio di economia circolare e transizione ecologica: continueremo a batterci per una rivoluzione dei processi di produzione, consumo e smaltimento che vada incontro alle esigenze di tutti i cittadini e dell’ambiente che ci circonda”.