Roma, 19 lug. (askanews) – Le modalità, i tempi della decarbonizzazione della Cina dipendono solo dalla Cina e non da altri. L’ha chiarito il presidente cinese Xi Jinping in una conferenza nazionale di due giorni dedicata all’ecologia davanti a funzionari di tutto il paese, proprio mentre l’inviato speciale del presidente Usa, John Kerry, è a Pechino per sollecitare un impegno cinese sulla decarbonizzazione
“Gli impegni e le azioni della Cina sul picco di carbonio e sulla neutralità carbonica, sono incrollabili, ma il percorso verso gli obiettivi, nonché il modo, il ritmo e l’intensità degli sforzi per raggiungerli dovrebbero e devono essere determinati dal Paese stesso, piuttosto che influenzato dagli altri”, ha affermato il leader cinese secondo l’agenzia di stampa Xinhua.
“Dovrebbero – ha aggiunto – essere compiuti sforzi per accelerare la trasformazione dei modelli di sviluppo e aderire allo sviluppo verde a basse emissioni di carbonio come soluzione fondamentale ai problemi ecologici e ambientali”.
Xi ha anche esortato il Paese a salvaguardare la sicurezza ecologica e la sicurezza nucleare e radioattiva per “garantire che l’ambiente e le condizioni naturali, che sono alla base della sopravvivenza e dello sviluppo, non siano minacciati o danneggiati”.
Alla conferenza hanno preso parte tutti e sette i membri del Comitato permanente del Politburo, il sancta sanctorum del potere cinese, nonché un’ampia gamma di organi di partito e di governo.
Kerry, la cui visita di quattro giorni si conclude oggi, ha incontrato il premier Li Qiang e il capo della politica estera del Partito comunista cinese Wang Yi.
Xi ha promesso a settembre 2020 che le emissioni di carbonio della Cina raggiungeranno il picco entro il 2030 e il paese raggiungerà la neutralità carbonica carbon neutral entro il 2060.