Alluvione, Bonaccini: dopo due mesi ancora non abbiamo visto soldi – askanews.it

Alluvione, Bonaccini: dopo due mesi ancora non abbiamo visto soldi

Governo metta velocemente le risorse per cittadini e imprese
Lug 19, 2023

Bologna, 19 lug. (askanews) – A due mesi dall’alluvione in Romagna di “soldi ancora non ne abbiamo visti”. In questo momento “non ci sono le risorse per risarcire i danni alle famiglie, cittadini e imprese, la cosa è clamorosa. Per le imprese non c’è nemmeno un euro dei primi 20mila euro che di solito lo stato mette a disposizione dopo calamità o catastrofi”. Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, in collegamento ad Agorà Estate su Rai3.

“Soldi ancora non ne abbiamo visti, dopo due mesi sono stati stanziati circa 2,5 miliardi di euro per i prossimi tre anni in tre regioni – ha precisato Bonaccini -. Per la Toscana i danni sono stati di 100 milioni; per le Marche i danni sono stati di 300 milioni; noi in Emilia-Romagna abbiamo avuto il 97% dei totale dei danni di questa alluvione, circa 9 miliardi. Quelle risorse sono poche ma partiremo a utilizzarle per i lavori di somma urgenza, su fiumi, argini, frane e strade per poter affrontare il prossimo inverno ed evitare che una ondata di maltempo ordinaria produca danni straordinari”.

“Bisogna avere i soldi subito affinché i comuni o altri enti possano procedere alle gare di appalto e ad assegnare i lavori per partire subito” ha aggiunto il governatore che ha assicurato “leale collaborazione” con il commissario Figliuolo. Ma “in questo momento non ci sono le risorse per risarcire i danni alle famiglie, cittadini e imprese, la cosa è clamorosa. Per le imprese non c’è nemmeno un euro dei primi 20mila euro che di solito lo stato mette a disposizione dopo calamità o catastrofi”.

“Il mio appello al governo è che mettano velocemente le risorse – ha concluso Bonaccini – perché abbiamo bisogno di risarcire coloro che hanno perso tutto. Ogni euro che arriva in Emilia-Romagna tornerà indietro con gli interessi nelle casse dello Stato”.