Roma, 18 lug. (askanews) – Il regista Davide Minnella ha immaginato le nostre coscienze che vivono staccate da noi, come persone che abitano in un mondo parallelo e provano a dettare delle regole. Nel film “Cattiva coscienza”, nei cinema dal 19 luglio, anche loro però non riescono a resistere alle tentazioni e capiscono che il conflitto tra Bene e Male, tra le regole e l’istinto è difficile da gestire.
Lo sa bene Filippo Scicchitano, protagonista del film insieme a Francesco Scianna, Matilde Gioli e Caterina Guzzanti: sul punto di sposarsi perde la testa per un’altra ragazza. Ma alcuni errori lo aiutano a riscopre se stesso.
“Finché poi alla fine si sbaglia meno male mi viene da dire. No? Così abbiamo la possibilità sempre di. Io mi sento una persona che dà molta importanza alla precisione e quindi molto spesso tutto questo diventa troppo. Quindi stravolgere un po’ i piani fa bene”.
Caterina Guzzanti nel film è una coscienza rigida e inflessibile. “Ci sono delle coscienze opprimenti: Ci sono persone che hanno un senso della giustizia molto personale, che li rende più tristi. Forse anche perché le aspettative degli altri ci condizionano tanto e quindi le sentiamo pesantemente. Io stessa a periodi ho una coscienza piuttosto invadente. E poi abbasso il volume”.