Xi a ex presidente Duterte: Manila non si avvicini troppo a Usa – askanews.it

Xi a ex presidente Duterte: Manila non si avvicini troppo a Usa

Pechino non apprezza la svolta filo-Usa di Ferdinando Marcos Jr.
Lug 18, 2023

Roma, 18 lug. (askanews) – Il fumantino ex presidente filippino Rodrigo Duterte è stato chiamato a rapporto a Pechino dal leader cinese Xi Jinping, che gli ha chiesto di assumersi il compito di evitare che Manila si avvicini troppo alle posizioni statunitensi. Lo raccontano oggi i media cinesi, dando conto dell’inconsueto onore tributato a un ex capo di stato con l’accoglienza del presidente cinese.

Xi – secondo quanto riporta il South China Morning Post – ha invitato Duterte a “svolgere un ruolo importante” nella promozione dei legami sino-filippini e per disinnescare la controversia territoriale nel Mar cinese meridionale, oltre a ostacolare un appiattimento filippino sugli Usa.

Manila è un alleato storico di Washington in Asia e ospita basi militari. Ma Duterte, durante la sua presidenza ricordata soprattutto per una sanguinosissima e fallita lotta alla droga, si rese protagonista di uno spregiudicato allineamento delle Filippine a Pechino, che irritò non poco gli Stati uniti.

Duterte “ha fatto con decisione la scelta strategica di migliorare le relazioni con la Cina, con un atteggiamento di responsabilità nei confronti del popolo e della storia” e ha riportato le relazioni bilaterali “sulla buona strada” per prosperare, Xi detto nell’incontro. Ma si tratta di una cosa del passato. Il successore Ferdinando Marcos Jr., in realtà, ha di nuovo riallineato Manila agli Usa, anzi accordando maggiori concessioni in termini di basi militari e inasprendo la disputa territoriale con Pechino.

“Lo sviluppo dei due paesi è radicato nell’ambiente periferico di buon vicinato e amichevole e nella famiglia asiatica di cooperazione vantaggiosa per tutti”, ha detto Xi a Duterte, per lanciargli un invito: “Spero che continuerai a svolgere un ruolo importante nella cooperazione amichevole tra i due paesi”.

Alla fine di giugno, la marina filippina ha rafforzato la sua presenza militare nel Mar cinese meridionale, che è rivendicato all’80 per cento dalla Cina. Inoltre il governo di Manila ha concesso agli Stati uniti la possibilità di utilizzare altre quattro basi militari, particolarmente vicine anche a Taiwan, principale punto focale dei contrasti sino-americani. L’eredità della linea filo-cinese di Duterte, insomma, è ormai messa in archivio, sebbene la figlia dell’ex presidente – Sara Duterte – sia la vicepresidente di Marcos jr.

Duterte ha ringraziato la Cina per il suo “prezioso sostegno allo sviluppo economico e sociale delle Filippine, in particolare per il suo generoso aiuto alle Filippine nella lotta contro la pandemia di Covid-19”, ha riferito l’agenzia di stampa ufficiale Xinhua. La sua visita conferma il fatto che l’ex presidente non condivide la linea filo-americana del suo successore. Il mese scorso, d’altronde, Rodrigo Duterte ha detto che le Filippine, se fossero trascinate in un conflitto sino-americano, diventerebbe un “cimitero”.