Genova, 17 lug. (askanews) – “Il governo ha approvato l’ordine del giorno in cui chiedo che Regione Liguria condivida con enti locali e territorio le scelte relative al luogo, ai tempi e alla modalità di ricollocazione di un impianto energetico, come il rigassificatore, per l’installazione del quale il presidente Toti è stato nominato commissario straordinario. Fino ad oggi non c’è stata condivisione, che ritengo necessaria e che con l’ordine del giorno accolto, chiedo venga attuata fornendo un’adeguata informazione ai cittadini per valutare al meglio tutte le considerazioni di impatto ambientale”. Lo dichiara in una nota la deputata ligure e vicecapogruppo del Pd alla Camera, Valentina Ghio.
“Si tratta di un passo importante – sottolinea la deputata dem – per evitare che i cittadini liguri si ritrovino con l’ennesima scelta calata dall’alto, su un tema così delicato che invece merita la massima condivisione, come è stato chiesto anche in consiglio regionale dal consigliere del Pd Roberto Arboscello. Al momento non risulta ancora del tutto chiaro dove sarà collocato l’impianto e l’ipotesi Vado-Savona emersa, se dovesse essere confermata, come qualsiasi altra collocazione, merita una adeguata informazione innanzitutto con i territori e i suoi abitanti”.
“Come Pd – aggiunge Ghio – ci siamo invece astenuti nel votare il decreto settore energetico perché inadeguato e limitato: non contiene misure sufficienti per la riduzione delle bollette per le fasce di cittadini più in difficoltà, mancano investimenti nelle fonti di energia alternativa a partire dalle comunità energetiche e nessuna misura è stata presa a sostegno degli enti locali che vogliono di investire in fonti rinnovabili, come invece avevamo proposto”.
“Sarebbe stato necessario – sottolinea la vicecapogruppo del Pd alla Camera – introdurre misure per calmierare i prezzi delle bollette per cittadini e imprese azzerando gli oneri di sistema e reintroducendo i crediti di imposta energetici, anche agendo con maggiore decisione sulla restituzione degli extraprofitti delle società energetiche. Non sono, tra l’altro, state introdotte le misure necessarie per far conoscere annualmente ai Comuni i dati di consumo energetico e di gas sul proprio territorio, uno strumento fondamentale per una pianificazione territoriale consapevole, per l’autoconsumo e in particolare per la realizzazione di comunità energetiche”.
“Come Pd – conclude Ghio – abbiamo provato a migliorare questa misure, ma il governo ha deciso di respingere l’odg presentato dal nostro gruppo, a firma Bonafè, Simiani, Bakkali e mia, in cui chiedevamo di introdurre una norma che riconosca alle Regioni e agli enti locali, interessati dalla localizzazione delle opere energetiche, misure di compensazione non inferiori al 2% del valore dell’opera. L’attuazione di questo ordine del giorno avrebbe avuto effetti concreti molto rilevanti per la Liguria, ma anche questa volta il governo ha scelto di non sostenere misure che avrebbero avuto ricadute positive sui territori e i cittadini”.