Parma, 15 lug. (askanews) – “Se il nuovo piano nazionale degli investimenti del settore idrico integrato verrà finanziato adeguatamente, per noi sarà un’occasione per ammodernare e rendere resiliente le infrastrutture legate alla risorsa più importante che abbiamo, l’acqua”. Lo ha detto la coordinatrice del settore Acqua di Utilitalia, Tania Tellini, alle Giornate dell’Acqua promosse a Parma dall’Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po e da Globe, l’associazione nazionale per il clima.
“I gestori del servizio idrico integrato – ha spiegato Tellini – hanno grandi sfide nei prossimi anni sia perché la qualità e la quantità della risorsa idrica sono sempre più messe in discussione dagli eventi di siccità estremi”, sia per gli “eventi alluvionali estremi” che impongono una organizzazione, per questo “la gestione delle infrastrutture è davvero la sfida dei prossimi anni”. “Il servizio idrico integrato – ha aggiunto – ha di fronte a sé la possibilità di ampliare il proprio perimetro di incidenza ad esempio attraverso il riuso delle acque reflue depurate che è una grande fonte alternativa di disponibilità idrica per esempio per il comparto agricolo o quello industriale, e anche la gestione parziale delle acque meteoriche. Le infrastrutture saranno sempre più importanti, quelle a uso plurimo per l’accumulo di acqua nei momenti in cui è disponibile anche per evitare fenomeni estremi di alluvione ma anche perché l’acqua è sempre più interconnessa con l’energia e con l’economia circolare”.
“Gli investimenti devono essere sufficienti – ha precisato la referente di Invitalia – e visto che oggi il servizio idrico integrato per quanto attiene gli investimenti è ancora ampiamente sotto la media europea a fronte di una capienza tariffaria inferiore rispetto agli altri paesi del nostro continente, è importante capire che o si dà più capienza alla tariffa o è importante avere a disposizione dei finanziamenti pubblici importanti”.