Roma, 13 lug. (askanews) – Capi fluidi indossati indifferentemente senza alcuna diversità di genere, utilizzano forme, colori, linee, materie, come strumenti per scomporre e ricomporre una creatività ecosostenibile fatta di recupero e riciclo, di innovazione tecnologica. Doppia collezione della Maiani Accademia Moda per la serata del 13 luglio dedicata dal Comune di Roma alle Accademie romane sotto lo sguardo dell’imperatore Marco Aurelio nella Piazza del Campidoglio accesa da sofisticati giochi di luci, la prima raccontata attraverso il linguaggio dell’astrattismo contemporaneo, delle linee geometriche, del colore come mezzo emozionale, la seconda evocativa di atmosfere passate e future, contrapposte in una magica alchimia che mescola il fascino di elementi di altri secoli a quelli di universi fiabeschi. Unico fil rouge a legarle il concetto di una ecosostenibilità pensata nel rispetto dell’ambiente e di una economia circolare che recupera pazientemente materiali di scarto per riportarli sempre a nuova vita. Il colore nelle sue declinazioni e accostamenti audaci diviene elemento attrattivo per una voluminosa gonna viola tempestata di coccarde di tulle color lime, per corti giacchini, pantaloni e gambali zebrati di seta, intarsiati da disegni geometrici in broccato e pelle. Le vecchie camicie ritagliate e lavorate a patchwork, orlate con lacci di scarpe e fili elettrici si trasformano in corpetti da indossare su pantaloni di organza, in giacche, top ricamati ad uncinetto. I tessuti di scarto sono recuperati e manipolati: il lenzuolo è in una cappa disegnata da pezzettini di filati di lana lavorati ad ago, gli avanzi di stoffa abitini corti bombati costruiti da tante fasce trasversali di colori degradanti, rimanenze di tulle da buttare sono outfit dalle gradazioni cromatiche dal verde all’azzurro. Il jeans unisce il vecchio e il nuovo in elementi triangolari per giacche oversize e micro gonne, per grandi revers su giacche dalle spalle geometriche o a punta. Gioca sull’asimmetria di maniche e gambali, sul dettaglio di bottoni dorati e argentati, piccole medagliette come elementi ornamentali. Il gioco del riciclo assume il fascino del glamour nell’abito due pezzi, formato da una camicia verde acido dal doppio collo e maniche rese ancora più importanti da fasce strette sopra i gomiti e da un tubino bianco di cotone solcato da tante piccole cuciture verticali imbottite. I tessuti sono uniti tra loro dai punti di lavorazioni ad uncinetto e maglia che diventano anche accessori ed elementi di ornamento.