Roma, 12 lug. (askanews) – “Bene giunta Rocca che in risposta alla mia interrogazione presentata oggi in aula del Consiglio, sulla gestione del patrimonio del Sant’Alessio e sul riordino delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (Ipab), ha chiarito, tra le altre cose, che la struttura regionale competente in materia di vigilanza e controllo, in relazione al bilancio di esercizio del 2022 ha mosso specifici rilievi all’Asp e pertanto la Regione si riserva di valutare azioni di ispezioni e se necessario il commissariamento”, Così Orlando Angelo Tripodi ( Lega) presidente della commissione lavoro e vice presidente della commissione sanità del consiglio regionale del Lazio. Nell’interrogazione di Tripodi si riportava la seguente notizia appresa dalla stampa: “la gestione dell’ingente patrimonio oggi è passata alla Sgr Anima, che vede la partecipazione anche del gruppo Caltagirone, che è subentrata alla società Castello che a sua volta era subentrata alla Sgr Sorgente. Tutto questo in pochi anni. …e ancora che il Sant’Alessio con la gestione diretta del patrimonio avrebbe incassato, dal maggio 2017 a oggi, circa 24 milioni. Ha affidato la gestione a una sgr, non ha avuto sinora nessun ristoro ma un anticipo di cassa di 25 milioni, che deve essere restituito (risultando quindi un debito). Una richiesta di scoperto bancario di 3 milioni e un disavanzo di esercizio al 31 dicembre 2022 di 5 milioni di euro. In più, una parte del patrimonio immobiliare è stato venduto e da quel che è dato sapere sembra che non un solo euro sia entrato nelle casse dell’Ente. “Chiedo – ha dichiarato il leghista in aula – alla Giunta regionale, che esercita i compiti di vigilanza sugli organi e di ispezione e controllo sugli atti delle ASP, attribuiti dalla normativa vigente e dai relativi regolamenti a come intendano attivare quanto prima i loro poteri ispettivi per esercitare la funzione di vigilanza e controllo sulla gestione e sulla vendita del patrimonio ex Ipab”.