Lavoratori partecipate: Comune Roma ci scarica responsabilità – askanews.it

Lavoratori partecipate: Comune Roma ci scarica responsabilità

Prima assemblea unitaria dei lavoratori il 10 luglio
Lug 6, 2023

Roma, 6 lug. (askanews) – I lavoratori delle partecipate capitoline aderenti alle sigle Cobas Ama, la Rsa Rls Usi di Farmacap, i delegati Filcams Cgil di Farmacap, i lavoratori e delegati di Risorse per Roma e dei promotori dell’Apluc (Assemblea permanente dei lavoratori Ufficio Condono), con i lavoratori di Ama, Atac e Roma Multiservizi convocano una prima riunione unitaria il 10 luglio alle 16.30-17 a largo Giuseppe Veratti 25 Roma, presso la sede Usi/Usicons aps. I lavoratori lamentano “una campagna di stampa contro i lavoratori delle aziende pubbliche (Ama, Atac, Risorse per Roma, Farmacap, Multiservizi, Zetema), additati come responsabili dello stato pietoso in cui si trovano i servizi di questa città”. A questa campagna, secondo i promotori dell’incontro “offrono sponda l’amministrazione e le forze di maggioranza e opposizione del Comune. I vertici aziendali, nominati da Gualtieri, invece di assumersi la responsabilità sulla cattiva gestione, la mancanza di risorse economiche ed umane, scaricano tutto sulle spalle dei lavoratori operando tagli sostanziali ai salari, aumentando l’orario di lavoro, cacciando i lavoratori malati, generalizzando alcune pratiche scorrette di pochi per colpire tutti i lavoratori”.

L’obiettivo, secondo i promotori dell’iniziativa unitaria “è chiaro: apparecchiare il tavolo per una nuova ondata di privatizzazioni che passa da un lato attraverso la costruzione di una opinione pubblica stanca di disservizi e sporcizia e dall’altro trasformare lavoratori con pieni diritti in schiavi ricattabili. Il progetto va avanti ogni giorno attraverso, ad esempio, la cessione di linee e km di trasporto pubblico a soggetti privati, la costruzione con i soldi pubblici un inceneritore da regalare all’Acea, appaltando altri pezzi di servizi ai privati, l’esternalizzazione della digitalizzazione delle domande di condono e delle piattaforme telematiche che gestiscono il rilascio di concessioni e affrancazioni”. “Mentre sale il malcontento della città per il peggioramento dei servizi – aggiungono gli scriventi – anche le condizioni di lavoro all’interno delle partecipate si deteriora rapidamente: pressioni, ricatti e la continua minaccia di una ristrutturazione industriale che rischia di tradursi in cessioni di attività e tagli al personale. A fronte di questa situazione non possiamo che registrare il silenzio imbarazzante dei vertici sindacali confederali che esprimono una totale subalternità alle scelte della politica. Anche le organizzazioni sindacali di base paralizzate da sterili divisioni, non riescono a produrre una iniziativa all’altezza della sfida”.

“Noi come lavoratori e lavoratrici impegnati nelle singole aziende iscritti e non alle diverse sigle riteniamo necessario costruire un momento di confronto pubblico – concludono – per dare impulso ad un movimento unitario dei lavoratori delle diverse aziende pubbliche per la difesa del salario, del posto di lavoro, della salute e della sicurezza, del carattere pubblico dei servizi, per questo diamo appuntamento a tutte-i gli interessati, ad una prima riunione”.