Università, alla Federico II laurea in Scienze criminologiche – askanews.it

Università, alla Federico II laurea in Scienze criminologiche

A Napoli percorso magistrale e convenzioni con forze dell’ordine
Lug 5, 2023

Napoli, 5 lug. (askanews) – Preparare all’esercizio delle professioni del criminologo, dello studioso dei fenomeni della devianza grave minorile e delle sue forme di prevenzione, dell’analista capace di valutare cyber-minacce, dell’esperto in sicurezza digitale, prevenzione in cybercrime e cyber-vittime, dell’analista dei fenomeni criminali, nonché studioso del delitto nella sua realtà oggettiva e nelle sue molteplici motivazioni, ed esperto di prevenzione nel campo della sicurezza urbana. È l’obiettivo del corso in Scienze criminologiche, investigative e di lotta ai crimini informatici dell’università Federico II di Napoli presentato dal rettore Matteo Lorito e dal coordinatore del corso di laurea Giacomo Di Gennaro, insieme al direttore del Disp, Vittorio Amato, e al coordinatore della Cyber Hackademy, Simon Pietro Romano. Il corso prevede accordi di partenariato, convenzioni e protocolli di intesa con Guardia di finanza, polizia e carabinieri. “Il corso in Criminologia mette insieme l’area di Scienze politiche e quella informatica che sembrano distanti ma non lo sono. Queste competenze complesse servono per creare una figura professionale molto richiesta, in grado di valutare la gravità del crimine, di lavorare sia presso le istituzioni che presso le aziende, per i Governi, in Italia e all’estero – ha sottolineato il rettore -. Oggi i crimini informatici sono un problema di tutti: delle istituzioni, delle persone, delle comunità. Abbiamo in ateneo le competenze necessarie, le mettiamo a disposizione e ci aspettiamo un successo”. “E’ un corso volto a contrastare i reati online che costituisce una figura altamente richiesta dal mercato del lavoro. Il profilo di coloro che devono imparare e perfezionare l’investigazione informatica è il più richiesto – ha spiegato Di Gennaro -. Ci sembrava doveroso dare vita a questo corso. Abbiamo accordi con le forze dell’ordine, un apporto fondamentale perché sono dei riferimenti sul piano formativo e professionalizzante. Sono previsti laboratori, tirocini, stage. Ne stiamo facendo uno ad hoc con il Comando generale dei carabinieri. Ci sono, inoltre, rapporti con università straniere sia per ricerche che per scambi culturali”. “L’obiettivo è colmare una lacuna nell’offerta formativa del Mezzogiorno, non a caso corsi simili sono presenti solo al Centro-Nord. La Federico II – ha puntualizzato Amato – non poteva restare inerte rispetto a una specializzazione di questo tipo. Ci aspettiamo una risposta consistente, c’è una effettiva richiesta anche da parte dei laureati triennali”. “La figura professionale alla quale abbiamo pensato ha competenze molto avanzate nell’ambito della criminologia in senso lato. Persone che possano condurre delle investigazioni combinando ambiti del sapere che afferiscono da un lato alle scienze criminologiche e dall’altro possano sfruttare strumenti e tecniche legati alle tecnologie, come quelle che arrivano dalla cybersecurity per analizzare gli attacchi informativi, per effettuare interventi di analisi forense su dispositivi che sono stati contaminati – ha concluso Simon Pietro Romano -. Figure in grado di investigare con un approccio tipico del criminologo avendo le competenze di sapersi dotare di strumenti pratici, tecnici e operativi che siano a supporto delle indagini”.