Il Cairo, 4 lug. (askanews) – I membri permanenti della Lega araba hanno tenuto un incontro urgente al Cairo per discutere della vasta operazione militare compiuta da Israele nella città di Jenin, in Cisgiordania.
“Ancora una volta – ha affermato il rappresentante permanente per l’Egitto nella Lega Araba, Mohamed Moustafa – un altro crimine in cui viene versato prezioso sangue palestinese. Questo preannuncia gravi conseguenze che minacciano la sicurezza e la stabilità, avviando un ciclo di violenze mal calcolate nel quale ognuno patirà perdite, compreso il popolo israeliano”.
“Se noi, o chiunque in questo mondo, pensa che la condanna e gli appelli da soli siano sufficienti per mettere fine al progetto di occupazione delle colonie di Israele, è un illuso, oppure un inetto”, ha commentato il rappresentante palestinese, Mohannad Aklouk.
“L’Egitto condanna con forza il recente attacco delle forze israeliane a Jenin e altre attività criminali in Cisgiordania e nei territori occupati, che noi riteniamo un uso della forza eccessivo e indiscriminato – ha affermato Obaida al-Dandarawi, diplomatico egiziano incaricato dei rapporti con la Lega Araba – Questo rappresenta un nuovo crimine in una continua serie di violazioni della legge internazionale e umanitaria”.
Il ministero degli esteri palestinese ha definito l’escalation – che ha provocato 10 morti palestinesi, 100 arresti e migliaia di sfollati – “una guerra aperta contro il popolo di Jenin”. Circa 3.000 palestinesi hanno dovuto abbandonare le loro case nel campo profughi della città, ha confermato il vice-governatore, aggiungendo che saranno ospitati in scuole e altre strutture.