Jenin, 4 lug. (askanews) – È di almeno 10 cittadini palestinesi morti il bilancio dei raid israeliani contro una presunta cellula terroristica all’interno di un campo profughi della città palestinese di Jenin, in Cisgiordania settentrionale.
Secondo la stampa locale ci sarebbero anche oltre un centinaio di feriti, alcuni dei quali molto gravi mentre a migliaia hanno dovuto lasciare le loro abitazioni nel campo profughi, nel quale vivono circa 20mila persone.
Il portavoce dell’esercito israeliano Daniel Hagari ha affermato che l’operazione militare potrebbe concludersi più velocemente di quanto previsto, anche nel giro di pochi giorni, perché gli obiettivi sono stati già in buona parte raggiunti.
“I laboratori delle armi – ha detto Magari – saranno tutti colpiti. Negli ultimi due decenni 50 attentati terroristi sono arrivati da Jenin”.
Il presidente palestinese Abu Mazen ha chiesto all’Onu e all’intera comunità internazionale d’intervenire al più presto mentre gli Stati Uniti hanno fatto sapere di sostenere il diritto di Israele a difendere il suo popolo “contro Hamas, la Jihad islamica palestinese e altri gruppi terroristici”. Lo ha comunicato un portavoce del Dipartimento di Stato americano precisando che “è altresì imperativo prendere tutte le precauzioni possibili per prevenire la perdita di vite civili”.