Lombardia, 200 mln per rilancio di 488 Comuni delle aree interne – askanews.it

Lombardia, 200 mln per rilancio di 488 Comuni delle aree interne

Parte iniziativa sviluppata con Anci, coinvolto anche PoliMi
Giu 28, 2023

Milano, 28 giu. (askanews) – I 488 Comuni della Lombardia che si trovano nelle 14 cosiddette aree interne (cioè con accessibilità limitata ai servizi essenziali) potranno beneficiare di quasi 200 milioni di euro, tra risorse europee e regionali, per progetti che, con una visione d’insieme, valorizzino queste realtà. Lo prevede un’iniziativa sviluppata dalla Regione insieme a Anci Lombardia, che coinvolge anche il Politecnico di Milano. L’obiettivo è quello di procedere con una logica d’insieme per evitare sovrapposizioni. Riguarda 1.170.000 abitanti e il 36% del territorio regionale, tutto in montagna eccetto al Lomellina e Destra Secchia nel Mantovano.

“Con questo strumento – ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, durante la presentazione dell’iniziativa – vogliamo essere concretamente a fianco dei Comuni, con un progetto unico in tutta Italia, stringendo un nuovo accordo, da due milioni di euro, con Anci Lombardia”. Verranno creati, ha proseguto, dei “centri di competenza”, costituiti da personale specializzato nel supporto amministrativo e operativo a disposizione dei Comuni e dei funzionari locali per affiancarli nel “realizzare concretamente quanto deciso nei progetti di area”.

“Invece che fare pochi interventi con molte risorse – ha aggiunto il presidente di Anci Lombardia, Mauro Guerra – si impiegano più risorse rispetto agli interventi simbolo, ma diffusi su un terzo della Lombardia. Un terzo dei Comuni lombardi sono interessati dalla strategia per le aree interne e la novità ulteriore è che non vengono finanziati singoli progetti, ma progetti di aumento della qualità dei servizi e di opere pubbliche che sono funzionali a una strategia. Strategie che mirano a potenziare i servizi, l’istruzione, la salute, il socio-sanitario fino alle politiche dell’abitare e anche sostenere politiche del lavoro nei singoli territori, analizzando i bisogni anche le potenzialità di ciascuno. È una sfida molto importante”.